La testa di toro sulla fiancata del Duomo
Articolo Pubblicato sulla rivista Firenze Informa nel 2006
Testo e foto di Roberto Di Ferdinando
Per molti secoli l’uomo ha utilizzato la forza degli animali per realizzare le sue grandi opere architettoniche, e talvolta ha riconosciuto questo sacrificio degli animali dedicando loro piccoli monumenti posti nelle stesse opere cui contribuirono a costruire. A Firenze per esempio, oltre alla lapide in rilievo posta nel cortile di Palazzo Pitti, che ricorda i muli impiegati per la costruzione del palazzo (già segnalata in passato su queste pagine), è presente in Duomo un’altra testimonianza. Sulla fiancata della Cattedrale, lato via de’Servi, in prossimità del tamburo della Cupola, sotto il cornicione, sporge una piccola testa di una mucca in marmo, posta lì nei secoli passati a ricordare i vari animali che furono impiegati per trasportare ed issare il materiale necessario alla realizzazione del Duomo e della Cupola.
Una leggenda popolare vuole invece che quella scultura rappresenti la testa di un toro e che sia stata posta lì da un mastro carpentiere impiegato nel cantiere di costruzione del Duomo. Si racconta infatti che questi fosse l’amante della moglie del fornaio che aveva la propria bottega affacciata sulla piazza. Il fornaio, scoperto l’adulterio, denunciò la moglie e il suo amante al Tribunale Ecclesiastico che condannò con una solenne punizione il mastro carpentiere. Questi decise allora di vendicarsi, collocando la piccola testa cornuta sul lato della Cattedrale proprio di fronte alla bottega del fornaio, in modo da ricordargli quotidianamente la sua condizione di marito tradito.
RDF
Testo e foto di Roberto Di Ferdinando
Per molti secoli l’uomo ha utilizzato la forza degli animali per realizzare le sue grandi opere architettoniche, e talvolta ha riconosciuto questo sacrificio degli animali dedicando loro piccoli monumenti posti nelle stesse opere cui contribuirono a costruire. A Firenze per esempio, oltre alla lapide in rilievo posta nel cortile di Palazzo Pitti, che ricorda i muli impiegati per la costruzione del palazzo (già segnalata in passato su queste pagine), è presente in Duomo un’altra testimonianza. Sulla fiancata della Cattedrale, lato via de’Servi, in prossimità del tamburo della Cupola, sotto il cornicione, sporge una piccola testa di una mucca in marmo, posta lì nei secoli passati a ricordare i vari animali che furono impiegati per trasportare ed issare il materiale necessario alla realizzazione del Duomo e della Cupola.
Una leggenda popolare vuole invece che quella scultura rappresenti la testa di un toro e che sia stata posta lì da un mastro carpentiere impiegato nel cantiere di costruzione del Duomo. Si racconta infatti che questi fosse l’amante della moglie del fornaio che aveva la propria bottega affacciata sulla piazza. Il fornaio, scoperto l’adulterio, denunciò la moglie e il suo amante al Tribunale Ecclesiastico che condannò con una solenne punizione il mastro carpentiere. Questi decise allora di vendicarsi, collocando la piccola testa cornuta sul lato della Cattedrale proprio di fronte alla bottega del fornaio, in modo da ricordargli quotidianamente la sua condizione di marito tradito.
RDF
A me è stato detto che fosse stato Brunelleschi a trombare la moglie del Capomastro. Un amico scultore dell'architetto decise di porre la testa di toro davanti alla casa del capomastro per "suggerirgli" la sua condizione di marito tradito (leggenda metropolitana che girava nella facoltà di architettura di Firenze una ventina di anni fa.)
RispondiEliminaVi aspetto tutti per farvi scoprire la nostra splendida città, immersa nella storia e nella bellezza
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