Borgognissanti, il balcone arrovesciato
Testo e foto di Roberto Di Ferdinando
In Firenze, nella storica e centrale via Borgognissanti, al numero civico 12, vi è un signorile palazzo del Cinquecento, che al primo piano ha una particolare balcone, infatti è alla rovescia. Escluso, ovviamente, il pavimento che è posto in basso, questo balcone ha invece le piccole colonne della balaustra arrovesciate, le decorazioni e le mensole montate al contrario, ed i pilastri che lo sorreggono, alla rovescia.
La spiegazione al singolare stile adottato per questo balcone si trova nella storia di Firenze, in particolare negli anni intorno al 1530, cioè durante la Signoria di Alessandro de'Medici, primo duca della città.
Alessando, infatti, desideroso di dare alla città un volto più armonioso e moderno, stabilì il rigoroso divieto di costruire, sulle facciate dei palazzi, terrazze, balconi od altre strutture che invadessero le già strette vie cittadine.
In quel periodo, però, Messer Baldovinetti, il nobile proprietario del palazzo in questione, volendo dotare la propria dimora di un balcone, ritenendo, infatti, quel tratto di strada abbastanza largo, fece richiesta ad Alessandro per l'autorizzazione a costruire. Il duca però la negò giudicandola non opportuna.
Messer Baldovinetti non si lasciò perder d'animo, e quotidianamente ripresentò la questione del balcone all'attenzione del duca, convinto della ragionevolezza della sua richiesta.
Alessandro, di fronte all'ennesima iniziativa del Messer, rispose per scritto: "Sì, ma alla rovescia!", cioè un modo stravagante per dire ancora: "No!".
Messer Baldovinetti, invece prese alla lettera la risposta del duca e costruì così il suo balcone, ma alla rovescia.
RDF
In Firenze, nella storica e centrale via Borgognissanti, al numero civico 12, vi è un signorile palazzo del Cinquecento, che al primo piano ha una particolare balcone, infatti è alla rovescia. Escluso, ovviamente, il pavimento che è posto in basso, questo balcone ha invece le piccole colonne della balaustra arrovesciate, le decorazioni e le mensole montate al contrario, ed i pilastri che lo sorreggono, alla rovescia.
La spiegazione al singolare stile adottato per questo balcone si trova nella storia di Firenze, in particolare negli anni intorno al 1530, cioè durante la Signoria di Alessandro de'Medici, primo duca della città.
Alessando, infatti, desideroso di dare alla città un volto più armonioso e moderno, stabilì il rigoroso divieto di costruire, sulle facciate dei palazzi, terrazze, balconi od altre strutture che invadessero le già strette vie cittadine.
In quel periodo, però, Messer Baldovinetti, il nobile proprietario del palazzo in questione, volendo dotare la propria dimora di un balcone, ritenendo, infatti, quel tratto di strada abbastanza largo, fece richiesta ad Alessandro per l'autorizzazione a costruire. Il duca però la negò giudicandola non opportuna.
Messer Baldovinetti non si lasciò perder d'animo, e quotidianamente ripresentò la questione del balcone all'attenzione del duca, convinto della ragionevolezza della sua richiesta.
Alessandro, di fronte all'ennesima iniziativa del Messer, rispose per scritto: "Sì, ma alla rovescia!", cioè un modo stravagante per dire ancora: "No!".
Messer Baldovinetti, invece prese alla lettera la risposta del duca e costruì così il suo balcone, ma alla rovescia.
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