La Colonna dell'Abbondanza in Piazza della Repubblica
Articolo Pubblicato sul mensile Firenze Informa del 2006
Testo e foto di Roberto Di Ferdinando
La colonna che si erge in piazza della Repubblica è la Colonna dell’Abbondanza (o della Dovizia) ed indica il centro esatto dell’antica Florentia romana.
Nel I° secolo avanti Cristo infatti Firenze si trasformò in insediamento urbano dotandosi di una fortificazione di forma quadrata (castrum). I confini del castrum giungevano a nord alle attuali via de’Cerretani e piazza del Duomo, a sud a via di Porta Rossa e via della Condotta, ad est a via del Proconsolo e ad ovest a Via dei Tornabuoni. A metà di ogni lato fortificato fu costruita una porta turrita: a nord in prossimità dell’attuale inizio di Borgo San Lorenzo, a sud dove oggi sorge via Por Santa Maria, ad est all’incrocio tra via dei Tornabuoni e via Strozzi e ad ovest dove oggi via del Corso incontra via del Proconsolo. La città era attraversata da due strade principali: il cardo maximum e il decumanum maximum. Il cardo collegava in linea retta la porta sud con quella nord (cioè percorreva le attuali via Roma e via Calimala), il decumano invece univa, sempre in linea retta, la porta est con quella ovest (percorrendo quindi oggi via Strozzi, via degli Speziali e il Corso). Le altre strade minori invece erano tracciate parallele alle due principali, che incrociandosi formavano tanti isolati (insulae). Il punto invece in cui si incontravano il cardo e il decumano era il centro esatto della città. Per i romani questo luogo era il più carico di buoni presagi e lo si indicava erigendo una colonna propiziatoria. Intorno ad essa si estendeva inoltre il forum, cioè lo spazio apeto in cui si svolgevano le attività politiche, commerciali e sociali della città. Nella Firenze romana il forum occupava parte dell’attuale piazza della Repubblica e vi si affacciavano il Campidoglio e il Tempio d’Augusto.
Nei secoli successivi la colonna dovette più volte subire l’affronto del tempo.
L’originale colonna romana andò infatti distrutta nel Quattrocento e sostituita nel 1431, nello stesso luogo, da una nuova, sormontata da una statua di Donatello: una figura femminile che sorregge una cornucopia simbolo di prosperità e di fortuna. Ma nel 1721, la prolungata esposizione alle intemperie fece sbriciolare anche questa colonna facendo franare a terra la preziosa statua. Questa, restaurata, fu quindi posta al riparo (oggi è ospitata nell’atrio della sede fiorentina della Banca d’Italia, in via dell’Oriuolo), mentre fu eretta una nuova colonna con sopra una statua, la copia di quella di Donatello, realizzata dallo scultore Giovan Battista Foggini.
Alla fine dell’Ottocento, con la distruzione del ghetto, la colonna e la statua furono smontate, e solo verso la metà del Novecento, dopo esser state ritrovate in un cantiere di piazza della Calza, furono ricollocate nell’originario luogo.
Due ulteriori curiosità. La colonna delimita anche i confini di tre dei quattro quartieri storici di Firenze (Santa Croce, San Giovanni e Santa Maria Novella), e inoltre sul suo fusto sono ancora fissati due ferri, uno, in alto, che serviva per agganciarvi la campana che dava i segnali di apertura e di chiusura del Mercato Vecchio (smantellato per fare spazio all’attuale piazza della Repubblica), l’altro, in basso, era utilizzato invece per legarvi una campanella con collare che indossavano i commercianti disonesti esposti alla pubblica gogna.
RDF
Testo e foto di Roberto Di Ferdinando
La colonna che si erge in piazza della Repubblica è la Colonna dell’Abbondanza (o della Dovizia) ed indica il centro esatto dell’antica Florentia romana.
Nel I° secolo avanti Cristo infatti Firenze si trasformò in insediamento urbano dotandosi di una fortificazione di forma quadrata (castrum). I confini del castrum giungevano a nord alle attuali via de’Cerretani e piazza del Duomo, a sud a via di Porta Rossa e via della Condotta, ad est a via del Proconsolo e ad ovest a Via dei Tornabuoni. A metà di ogni lato fortificato fu costruita una porta turrita: a nord in prossimità dell’attuale inizio di Borgo San Lorenzo, a sud dove oggi sorge via Por Santa Maria, ad est all’incrocio tra via dei Tornabuoni e via Strozzi e ad ovest dove oggi via del Corso incontra via del Proconsolo. La città era attraversata da due strade principali: il cardo maximum e il decumanum maximum. Il cardo collegava in linea retta la porta sud con quella nord (cioè percorreva le attuali via Roma e via Calimala), il decumano invece univa, sempre in linea retta, la porta est con quella ovest (percorrendo quindi oggi via Strozzi, via degli Speziali e il Corso). Le altre strade minori invece erano tracciate parallele alle due principali, che incrociandosi formavano tanti isolati (insulae). Il punto invece in cui si incontravano il cardo e il decumano era il centro esatto della città. Per i romani questo luogo era il più carico di buoni presagi e lo si indicava erigendo una colonna propiziatoria. Intorno ad essa si estendeva inoltre il forum, cioè lo spazio apeto in cui si svolgevano le attività politiche, commerciali e sociali della città. Nella Firenze romana il forum occupava parte dell’attuale piazza della Repubblica e vi si affacciavano il Campidoglio e il Tempio d’Augusto.
La Colonna dell'Abbondanza in Piazza della Repubblica |
Nei secoli successivi la colonna dovette più volte subire l’affronto del tempo.
L’originale colonna romana andò infatti distrutta nel Quattrocento e sostituita nel 1431, nello stesso luogo, da una nuova, sormontata da una statua di Donatello: una figura femminile che sorregge una cornucopia simbolo di prosperità e di fortuna. Ma nel 1721, la prolungata esposizione alle intemperie fece sbriciolare anche questa colonna facendo franare a terra la preziosa statua. Questa, restaurata, fu quindi posta al riparo (oggi è ospitata nell’atrio della sede fiorentina della Banca d’Italia, in via dell’Oriuolo), mentre fu eretta una nuova colonna con sopra una statua, la copia di quella di Donatello, realizzata dallo scultore Giovan Battista Foggini.
Alla fine dell’Ottocento, con la distruzione del ghetto, la colonna e la statua furono smontate, e solo verso la metà del Novecento, dopo esser state ritrovate in un cantiere di piazza della Calza, furono ricollocate nell’originario luogo.
Due ulteriori curiosità. La colonna delimita anche i confini di tre dei quattro quartieri storici di Firenze (Santa Croce, San Giovanni e Santa Maria Novella), e inoltre sul suo fusto sono ancora fissati due ferri, uno, in alto, che serviva per agganciarvi la campana che dava i segnali di apertura e di chiusura del Mercato Vecchio (smantellato per fare spazio all’attuale piazza della Repubblica), l’altro, in basso, era utilizzato invece per legarvi una campanella con collare che indossavano i commercianti disonesti esposti alla pubblica gogna.
RDF
interessante molte volte ci sono passata davanti.
RispondiEliminaCoso e dove sono i fusti di ferro? Vedo tre fasce di ferro intorno ala colonna
RispondiEliminaNel post scrivo che sul fusto della colonna ci sono due ferri (fasce di ferro) e non che il fusto è di ferro...
RispondiEliminaLa mia è una domanda. Ricordo che tra gli anni 50-60 mio nonno mi fece vedere un punto con scritto 0 e mio nonno mi disse che era il punto da cui si musuravano le distanze da Firenze. Forse era nella piazza prima che mettessero di nuovo la colonna? Ricordo solo che era una piazza lastricata. Grazie
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