La panzanella....fiorentina....

Testo di Roberto Di Ferdinando

La panzanella è un tipico piatto estivo della tradizione gastronomica Toscana, meglio ancora, fiorentina, conosciuta  e preparata fin dall’Ottocento.
Rientra nella categoria delle zuppe contadine e di recupero, difatti si ottiene con gli avanzi delle preparazioni del giorno prima, con ingredienti poveri e di stagione, ed ha come base il pane, pane per l’appunto raffermo.
La ricetta è molto semplice: si utilizza il pane toscano (non salato) rustico o di campagna, e lo si mette a mollo nell’acqua fresca, dopo di ché lo si sbriciola con le mani e successivamente lo si strizza bene. Quindi, prendiamo un’insalatiera, vi aggiungiamo il pane spezzettato e strizzato e vi aggiungiamo olio, aceto, sale, foglie di basilico e la cipolla tagliata a fettine sottili, mescoliamo il tutto bene e serviamo, se preferiamo possiamo servirla anche dopo averla fatta sostare per qualche minuto in frigorifero. La ricetta originale fiorentina si fermerebbe qui, poi negli anni la preparazione ha subito delle aggiunte, diventate canoniche, quali il pomodoro a pezzi ed il cetriolo a fettine.
Lentamente il piatto si è diffuso, con più varianti, a tutta la Toscana, sebbene in provincia di Lucca (Versilia e Garfagnana) per molto tempo sia stato ritenuto il piatto dei villeggianti fiorentini…
Affascinante e curiosa è anche l’origine del suo nome, di cui non vi sono molte certezze.
C’è chi lega l’etimologia al fatto della pancia (panza), dato che è un piatto, per la presenza del pane, che sul momento riempie molto. In ambito culinario l’utilizzo del prefisso panza non è insolito, si pensi al panzerotto=rigonfio.
Altri individuano l’etimologia scomponendo la parola: pane e zanella. Per pane, ci siamo, ma zanella? La zanella ha vari significati, in ambito gastronomico si usa per indicare un contenitore (da zana) ovale e di vimini, oppure di coccio (una sorta di zuppiera). Od ancora zanella deriverebbe da zampanella, focaccia croccante tipica dell’Appennino Tosco –Emiliano che in origine poteva essere usata, rafferma, come base per la nostra panzanella. Infine, una ricerca sui dizionari etimologici fa derivare la parola da panzana (fandonia, frottola) (!?), ma anche da panicciana (molle, inconsistente), oppure da pantiana (da pultem=polenta).
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Si legga anche:  A4 labartarc - La Panzanella etimologia e un po´ di chiacchere



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