Stavini, a Firenze l’unicità di un cognome
Testo di Roberto Di Ferdinando
Oggi parlerò della mia famiglia, ma sempre per un motivo, ed anche curioso, legato a Firenze.
Mi nonno si chiamava Roberto Stavini (1911-1970) ed in suo ricordo fui battezzato con lo stesso nome. Egli fondò dal nulla la rivendita di articoli ed accessori per auto e moto ancora attiva in città in viale Fratelli Rosselli (nel 1940 la ditta fu aperta al piano terra del palazzo storico di piazza Ognissanti che oggi ospita il Consolato Francese, per poi trasferirsi nel 1959 negli attuali locali). La curiosità legata a mio nonno è il suo cognome, unico al mondo. Infatti, Roberto era figlio di Amedeo, il primo ed il solo in Italia a chiamarsi Stavini. Amedeo prese tale cognome quale storpiatura di “sta tra i vini”, in quanto fu trovato abbandonato in fasce a San Piero a Sieve ed accolto dalla famiglia nobile dei Corsini, abili viticoltori, che così lo battezzò. Amedeo divenne autista dei Corsini e trasmise la passione dei motori al figlio che, giovane garzone di un’officina Lancia a Firenze, ben presto, con grande spirito di sacrificio e di imprenditoria, decise di avviare una propria ditta. Roberto ha avuto tre figlie e non aveva fratelli, quindi il cognome Stavini scomparirà definitivamente con le sorelle Stavini.
RDF
Oggi parlerò della mia famiglia, ma sempre per un motivo, ed anche curioso, legato a Firenze.
Mi nonno si chiamava Roberto Stavini (1911-1970) ed in suo ricordo fui battezzato con lo stesso nome. Egli fondò dal nulla la rivendita di articoli ed accessori per auto e moto ancora attiva in città in viale Fratelli Rosselli (nel 1940 la ditta fu aperta al piano terra del palazzo storico di piazza Ognissanti che oggi ospita il Consolato Francese, per poi trasferirsi nel 1959 negli attuali locali). La curiosità legata a mio nonno è il suo cognome, unico al mondo. Infatti, Roberto era figlio di Amedeo, il primo ed il solo in Italia a chiamarsi Stavini. Amedeo prese tale cognome quale storpiatura di “sta tra i vini”, in quanto fu trovato abbandonato in fasce a San Piero a Sieve ed accolto dalla famiglia nobile dei Corsini, abili viticoltori, che così lo battezzò. Amedeo divenne autista dei Corsini e trasmise la passione dei motori al figlio che, giovane garzone di un’officina Lancia a Firenze, ben presto, con grande spirito di sacrificio e di imprenditoria, decise di avviare una propria ditta. Roberto ha avuto tre figlie e non aveva fratelli, quindi il cognome Stavini scomparirà definitivamente con le sorelle Stavini.
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Roberto Stavini (immagine tratta da www.stavini.it) |
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