Modi di dire: “Palletico”
Testo di Roberto Di Ferdinando
La “traduzione” italiana di questo termine toscano è “tremore paralitico; paralisi agitante” (Treccani). Ma in Toscana è usato principalmente per indicare una sensazione di insofferenza verso una persona o un qualcosa, una sensazione frustante provocata dall’attesa di un evento che non si manifesta o di una spiegazione che non arriva mai al punto, ma è tirata per le lunghe, senza mai giungere al nucleo della questione. Utilizzata anche verso qualcuno che muove in maniera involontaria e nervosamente una gamba, distraendo o disturbando chi gli sta accanto, da cui la famosa espressione: “o i chè tu ciai ì palleti’o?” La parola “pallettico” trae origine da parletico (tremore delle mani e delle dita tipica dei disturbi motori), la voce antica di paralitico.
RDF
La “traduzione” italiana di questo termine toscano è “tremore paralitico; paralisi agitante” (Treccani). Ma in Toscana è usato principalmente per indicare una sensazione di insofferenza verso una persona o un qualcosa, una sensazione frustante provocata dall’attesa di un evento che non si manifesta o di una spiegazione che non arriva mai al punto, ma è tirata per le lunghe, senza mai giungere al nucleo della questione. Utilizzata anche verso qualcuno che muove in maniera involontaria e nervosamente una gamba, distraendo o disturbando chi gli sta accanto, da cui la famosa espressione: “o i chè tu ciai ì palleti’o?” La parola “pallettico” trae origine da parletico (tremore delle mani e delle dita tipica dei disturbi motori), la voce antica di paralitico.
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