Le piante medicinali dell’orto dei Semplici dell’Ospedale di Santa Maria Nuova nell’antico chiostro delle medicherie (continua 3)

“Citrus x aurantiun var. amara (arancio amaro)
Il profumo di zagara da sempre accompagna le cerimonie nuziali soprattutto nel sud Italia. L’Arancio amaro (Citrus x aurantium L.) è un antico ibrido, probabilmente fra il pommelo e il mandarino, utilizzato nel Medievo come antidoto per i morsi delle vipere. Molte varietà di Arancio amaro sono coltivate per l’estrazione dell’olio essenziale, usatissimo dall’industria profumiera e come additivo aromatizzante. I frutti sono utilizzati dall’industria alimentare e farmaceutica per la preparazione di vari digestivi e tonici, dalla gente comune pe preparare marmellate e frutta candita; la buccia viene impiegata in liquoreria (curacao, amari).
Rosa canina (rosa canina)
Le rose seguono simbolicamente la vita dell’uomo dalla nascita alla morte e ogni colore rappresenta una virtù o uno stato emotivo. La Rosa canina, che è la specie selvatica, nella cristianità simbolo del Cristo Crocifisso, ha proprietà antiinfiammatorie e vitaminizzanti, è molto utile nella cura di congiuntiviti e asma, ma anche per l’assorbimento di calcio e ferro. I suoi frutti sono da sempre usati come antidiarroici.”
(Tratto da: “Rinasce il più antico orto medico del mondo – L’orto dei Semplici dell’Ospedale di santa Maria Nuova nell’antico chiostro delle medicherie”, a cura percorso Museale dell’ospedale di Santa Maria Nuova)

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