I gemellaggi di Firenze
Testo e Foto di Roberto Di Ferdinando
Firenze è ufficialmente gemellata con diciotto città straniere: Dresda (Germania), Edimburgo (Scozia), Reims (Francia), Turku (Finlandia), Atene (Grecia), El Aaiun (Repubblica Araba Saharawi Democratica - l’ex Sahara Occidentale -), Asmara (Eritrea), Esfahan (Iran), Fez (Marocco), Philadelphia (Stati Uniti d’America), Kiev (Ucraina), Kyoto (Giappone), Kuwait City (Kuwait), Nanchino (Cina), Nazareth (Israele), Riga (Lettonia), Salvador Bahia (Brasile) e Tirana (Albania). L’amministrazione comunale fiorentina avviò la politica dei gemellaggi molti decenni fa e tale istituto ha acquisito negli anni una tale importanza che il Comune di Firenze, in uno specifico regolamento, ha deciso di disciplinarlo dettagliatamente: “…il gemellaggio costituisce formale attestazione di reciprocità di relazioni privilegiate fra città di diverse nazioni, finalizzato all'intensificazione di rapporti culturali, sociali, politici, economici con costante riferimento ad una azione comune per la pace, solidarietà, l'incontro fra i popoli”, attribuendo all’Assessorato allo Sport ed alle Tradizioni la delega per la gestione delle Relazioni Internazionali e dei Gemellaggi.
L’usanza di stringere rapporti di forte amicizia tra Firenze ed altre città fu avviata negli anni Cinquanta dal sindaco Giorgio La Pira. La Pira infatti, parallelamente alla organizzazione dei Colloqui Mediterranei (gli incontri internazionali per la pace ed il dialogo tra le culture diverse), favorì i contatti con alcuni sindaci stranieri. Il 3 luglio 1954 infatti il sindaco fiorentino ed il collega di Reims, René Bride, apposero le loro firme sul patto di gemellaggio, il più antico per Firenze, sancendo così l'incontro tra le due storiche cattedrali: di Santa Maria del Fiore, simbolo del Rinascimento, e di Notre-Dame, storica sede delle incoronazioni dei re di Francia e classificata dall'UNESCO patrimonio mondiale dell'umanità. Sempre in quegli anni il sindaco-santo, perfezionò i gemellaggi con Edimburgo (1964), con la gemella Dresda, nota infatti come la Firenze tedesca, e, volendo inoltre promuovere i contatti con altre culture e continenti, superando la visione eurocentrica del periodo, favorì i gemellaggi con Fez, Filadelfia (1964) e Kyoto (1964). Nell’ambito di questo ultimo gemellaggio e dell’amicizia che da tempo lega Firenze al Giappone, rientra il dono artistico fatto a Firenze nel 1982 dalla cittadina di Gifu: una statua che raffigura un allevatore giapponese, ed oggi collocata in Piazza di Gavinana.
Nei decenni successivi furono invece siglati i gemellaggi con Nanchino (1982) e con Salvador-Bahia (1991), questo ultimo nato "in nome dei bambini"; da anni infatti numerose associazioni fiorentine, religiose e laiche, svolgono nella città brasiliana attività di volontariato per risolvere il grave problema dei bambini di strada. Degli anni Novanta sono anche i gemellaggi con la città di Nazareth, nato in nome dell’Annunziata e promosso da Fioretta Mazzei, ex collaboratrice di La Pira, con Asmara (1992), dove il Comune di Firenze collabora a progetti delle Nazioni Unite, con El Aaiun (1995), la città tendopoli capitale del Saharawi e con Kuwait City. Nel Viale Giovane Italia, di fronte all’ingresso dell’Archivio di Stato è possibile oggi ammirare la scultura "I sette tulipani" dello scultore kuwatiano Jafar Islah, uno dei maggiori artisti del mondo arabo, donata alcuni anni fa a Firenze dall’amministrazione di Kuwait City.
I più recenti gemellaggi sono invece quelli con Riga (2000), con Tirana (2001) e, ultimo in termini di tempo, con Atene (2004) stipulato nell’anno delle XXVIII Olimpiadi.
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Firenze è ufficialmente gemellata con diciotto città straniere: Dresda (Germania), Edimburgo (Scozia), Reims (Francia), Turku (Finlandia), Atene (Grecia), El Aaiun (Repubblica Araba Saharawi Democratica - l’ex Sahara Occidentale -), Asmara (Eritrea), Esfahan (Iran), Fez (Marocco), Philadelphia (Stati Uniti d’America), Kiev (Ucraina), Kyoto (Giappone), Kuwait City (Kuwait), Nanchino (Cina), Nazareth (Israele), Riga (Lettonia), Salvador Bahia (Brasile) e Tirana (Albania). L’amministrazione comunale fiorentina avviò la politica dei gemellaggi molti decenni fa e tale istituto ha acquisito negli anni una tale importanza che il Comune di Firenze, in uno specifico regolamento, ha deciso di disciplinarlo dettagliatamente: “…il gemellaggio costituisce formale attestazione di reciprocità di relazioni privilegiate fra città di diverse nazioni, finalizzato all'intensificazione di rapporti culturali, sociali, politici, economici con costante riferimento ad una azione comune per la pace, solidarietà, l'incontro fra i popoli”, attribuendo all’Assessorato allo Sport ed alle Tradizioni la delega per la gestione delle Relazioni Internazionali e dei Gemellaggi.
L’usanza di stringere rapporti di forte amicizia tra Firenze ed altre città fu avviata negli anni Cinquanta dal sindaco Giorgio La Pira. La Pira infatti, parallelamente alla organizzazione dei Colloqui Mediterranei (gli incontri internazionali per la pace ed il dialogo tra le culture diverse), favorì i contatti con alcuni sindaci stranieri. Il 3 luglio 1954 infatti il sindaco fiorentino ed il collega di Reims, René Bride, apposero le loro firme sul patto di gemellaggio, il più antico per Firenze, sancendo così l'incontro tra le due storiche cattedrali: di Santa Maria del Fiore, simbolo del Rinascimento, e di Notre-Dame, storica sede delle incoronazioni dei re di Francia e classificata dall'UNESCO patrimonio mondiale dell'umanità. Sempre in quegli anni il sindaco-santo, perfezionò i gemellaggi con Edimburgo (1964), con la gemella Dresda, nota infatti come la Firenze tedesca, e, volendo inoltre promuovere i contatti con altre culture e continenti, superando la visione eurocentrica del periodo, favorì i gemellaggi con Fez, Filadelfia (1964) e Kyoto (1964). Nell’ambito di questo ultimo gemellaggio e dell’amicizia che da tempo lega Firenze al Giappone, rientra il dono artistico fatto a Firenze nel 1982 dalla cittadina di Gifu: una statua che raffigura un allevatore giapponese, ed oggi collocata in Piazza di Gavinana.
Piazza Gavinana, l'allevatore giapponese |
Nei decenni successivi furono invece siglati i gemellaggi con Nanchino (1982) e con Salvador-Bahia (1991), questo ultimo nato "in nome dei bambini"; da anni infatti numerose associazioni fiorentine, religiose e laiche, svolgono nella città brasiliana attività di volontariato per risolvere il grave problema dei bambini di strada. Degli anni Novanta sono anche i gemellaggi con la città di Nazareth, nato in nome dell’Annunziata e promosso da Fioretta Mazzei, ex collaboratrice di La Pira, con Asmara (1992), dove il Comune di Firenze collabora a progetti delle Nazioni Unite, con El Aaiun (1995), la città tendopoli capitale del Saharawi e con Kuwait City. Nel Viale Giovane Italia, di fronte all’ingresso dell’Archivio di Stato è possibile oggi ammirare la scultura "I sette tulipani" dello scultore kuwatiano Jafar Islah, uno dei maggiori artisti del mondo arabo, donata alcuni anni fa a Firenze dall’amministrazione di Kuwait City.
Viale Giovane Italia, I sette tulipani |
I più recenti gemellaggi sono invece quelli con Riga (2000), con Tirana (2001) e, ultimo in termini di tempo, con Atene (2004) stipulato nell’anno delle XXVIII Olimpiadi.
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La Lista completa ed aggiornata delle città gemellate con Firenze:
RispondiEliminahttp://www.comune.firenze.it/export/sites/retecivica/comune_firenze/relazioni_internazionali_cooperazione/gemellaggi.html
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