Modi di dire: “a ufo!”
Testo di Roberto Di Ferdinando
L’espressione “a ufo” è entrata ufficialmente nell’uso della lingua italiana e non ha niente a che fare con gli extraterrestri, ma, invece, è utilizzata per indicare qualcosa che è gratuito; ad esempio molto comune è la frase: “mangiare a ufo!” (mangiare molto e gratuitamente). L’origine di questo curioso e particolare modo di dire per alcuni deriverebbe dall’iscrizione latina “Ad usum fabricae” (ad uso della fabbrica), che nei secoli passati era affissa con il suo acronimo (A.U.F.) sui materiali (pietre e legno) che erano trasportati nelle città italiane per la costruzione delle locali cattedrali. Infatti, i materiali con tale contrassegno non erano soggetti a dazi e quindi passavano gratuitamente le dogane. I legni ed i marmi per la costruzione Santa Maria del Fiore erano trasportati dalla costa verso Firenze, alla Fabbrica del Duomo, lungo l’Arno ed erano contrassegnati dalla sigla A.U.F. che garantiva loro di essere esenti dalle gabelle. Nascerebbe così il modo di dire “a Ufo” che sarebbe poi la distorsione dell’acronimo A.U.F.
Per altri , invece, l’espressione “a Ufo!”, trarrebbe origine dalla sigla Ex Uffo, che nel Medio evo era apposta sulla corrispondenza della Repubblica Fiorentina ed indicava che era esente dalle spese di spedizione.
RDF
L’espressione “a ufo” è entrata ufficialmente nell’uso della lingua italiana e non ha niente a che fare con gli extraterrestri, ma, invece, è utilizzata per indicare qualcosa che è gratuito; ad esempio molto comune è la frase: “mangiare a ufo!” (mangiare molto e gratuitamente). L’origine di questo curioso e particolare modo di dire per alcuni deriverebbe dall’iscrizione latina “Ad usum fabricae” (ad uso della fabbrica), che nei secoli passati era affissa con il suo acronimo (A.U.F.) sui materiali (pietre e legno) che erano trasportati nelle città italiane per la costruzione delle locali cattedrali. Infatti, i materiali con tale contrassegno non erano soggetti a dazi e quindi passavano gratuitamente le dogane. I legni ed i marmi per la costruzione Santa Maria del Fiore erano trasportati dalla costa verso Firenze, alla Fabbrica del Duomo, lungo l’Arno ed erano contrassegnati dalla sigla A.U.F. che garantiva loro di essere esenti dalle gabelle. Nascerebbe così il modo di dire “a Ufo” che sarebbe poi la distorsione dell’acronimo A.U.F.
Per altri , invece, l’espressione “a Ufo!”, trarrebbe origine dalla sigla Ex Uffo, che nel Medio evo era apposta sulla corrispondenza della Repubblica Fiorentina ed indicava che era esente dalle spese di spedizione.
RDF
In realtà nella Toscana medioevale si trovava non solo la dicitura da lei riportata ad usum fabricae ma anche "ad usum florentiae operae", che stava ad indicare proprio il materiale per la costruzione di Santa Maria Del Fiore.... Che in sigla è proprio "ad ufo"
RispondiEliminaUna guida turistica di Firenze
Grazie per aver completato e migliorato il mio post.
EliminaA presto su questo blog,
serenità
RDF