La “Rari”
Testo di Roberto Di Ferdinando
“Adparent rari nantes in gurgite vasto “ (appaiono rari naufraghi nell’immenso mare), così descrive Virgilio il naufragio d’Enea nel Primo Libro dell’Eneide. E dal quel “rari nantes” molti circoli di nuoto attinsero, sul finire dell’Ottocento, per darsi un nome. Il primo in assoluto fu a Roma, sul Tevere, fondato il 15 agosto 1891 dal trentino Achille Santoni. Invece la Rari Nantes Florentia nasce nel 1904, sebbene un piccolo gruppo di soci fosse già attivo fin dal 1901, con la costruzione di uno chalet in legno sulle rive dell’Arno, nel quartiere Colonna, in zona di Gavinana, nello stesso luogo dove ancora oggi vi è la sede storica. La “Rari”, come i fiorentini sono soliti chiamare la società, scelse questo luogo in quanto qui l’acqua del fiume cittadino era molto invitante e pulita. Infatti, le attività sportive (nuoto, pallanuoto e tuffi) si svolgevano tutte nelle acque dell’Arno che erano delimitate da delle barriere di legno. Solo negli anni Sessanta furono abbandonate queste acque in seguito alla costruzione della moderna piscina in muratura ancora presente ed attiva.
Il sodalizio biancorosso della “Rari” è una delle società sportive più importanti d’Italia ed in assoluto la più titolata in Toscana: dal 1929 ad oggi è 'unica squadra in Italia ad aver sempre disputato i campionati di pallanuoto maschile nella massima divisione, senza essere mai retrocessa, ed ha conquistato nella sua storia nove scudetti (1933, 1934, 1936, 1937, 1938, 1940, 1948, 1976, 1980) una Coppa Italia (1976) e una Coppa Len (2001) nella pallanuoto; sette volte sul podio più alto dei campionati a squadre (1983, 1984, 1986, 1987, 1988, 1989, 1990) e cinque negli assoluti italiani nei tuffi ed 87 riconoscimenti nelle varie specialità del nuoto. Con questo palmares, la Rari è la società toscana con più titoli, oltre a contare 1000 soci ed a gestire quattro impianti (quello storico sull’Arno, la piscina dello stadio comunale a Firenze, quella del comune di Pontassieve ed a Montevarchi).
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“Adparent rari nantes in gurgite vasto “ (appaiono rari naufraghi nell’immenso mare), così descrive Virgilio il naufragio d’Enea nel Primo Libro dell’Eneide. E dal quel “rari nantes” molti circoli di nuoto attinsero, sul finire dell’Ottocento, per darsi un nome. Il primo in assoluto fu a Roma, sul Tevere, fondato il 15 agosto 1891 dal trentino Achille Santoni. Invece la Rari Nantes Florentia nasce nel 1904, sebbene un piccolo gruppo di soci fosse già attivo fin dal 1901, con la costruzione di uno chalet in legno sulle rive dell’Arno, nel quartiere Colonna, in zona di Gavinana, nello stesso luogo dove ancora oggi vi è la sede storica. La “Rari”, come i fiorentini sono soliti chiamare la società, scelse questo luogo in quanto qui l’acqua del fiume cittadino era molto invitante e pulita. Infatti, le attività sportive (nuoto, pallanuoto e tuffi) si svolgevano tutte nelle acque dell’Arno che erano delimitate da delle barriere di legno. Solo negli anni Sessanta furono abbandonate queste acque in seguito alla costruzione della moderna piscina in muratura ancora presente ed attiva.
Il sodalizio biancorosso della “Rari” è una delle società sportive più importanti d’Italia ed in assoluto la più titolata in Toscana: dal 1929 ad oggi è 'unica squadra in Italia ad aver sempre disputato i campionati di pallanuoto maschile nella massima divisione, senza essere mai retrocessa, ed ha conquistato nella sua storia nove scudetti (1933, 1934, 1936, 1937, 1938, 1940, 1948, 1976, 1980) una Coppa Italia (1976) e una Coppa Len (2001) nella pallanuoto; sette volte sul podio più alto dei campionati a squadre (1983, 1984, 1986, 1987, 1988, 1989, 1990) e cinque negli assoluti italiani nei tuffi ed 87 riconoscimenti nelle varie specialità del nuoto. Con questo palmares, la Rari è la società toscana con più titoli, oltre a contare 1000 soci ed a gestire quattro impianti (quello storico sull’Arno, la piscina dello stadio comunale a Firenze, quella del comune di Pontassieve ed a Montevarchi).
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Lo "Chalet", la sede storica della Rari Nantes (immagine tratta da: http://www.iltazebao.it) |
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