La Fiorentina di Via Bellini
Testo di Roberto Di Ferdinando
Il 21 aprile del 1927, la Fiorentina disputa il suo primo incontro internazionale, avversario di turno il Lugano FC, squadra apprezzata nell’allora panorama calcistico europeo. La partita si conclude con il successo dei biancorossi fiorentini (le maglie viola arriveranno più tardi) per 3 a 1; curiosità del periodo le due squadre si ritroveranno poi alla sera in una conviviale cena in un ristorante cittadino. La vittoria è conquistata davanti ad un folto gruppo che si è radunato sulle gradinate dello stadio di Via Bellini che per anni sarà la casa dei gigliati (anche per lo stadio Comunale occorrerà aspettare qualche anno).
Fino ad allora il calcio (football) a Firenze era stato praticato da varie squadre cittadine negli spazi verdi del Parco delle Cascine, sul prato del “Quercione”, ma nel 1917, l’amministrazione comunale vieta la disponibilità del parco per le attività sportive, costringendo le due principali società del momento a trovare una nuova sistemazione: il Club Sportivo Firenze scelse l’area verde presso il Velodromo delle Cascine, mentre la Palestra Ginnastica Fiorentina Libertas quello tra Via Paisiello e la ferrovia. Ma per la Libertas tale sistemazione risulterà ben presto inadeguata, tanto che i suoi soci si attivano per cercare una nuova locazione dove poter costruire un moderno impianto sportivo. La scelta cade sull’area dove sorge una fornace di mattoni ormai dismessa, tra Via Maragliano e Via Bellini, luogo vicino a Via della Scala dove, nell’antico refettorio della basilica di Santa Maria Novella aveva la sede la Libertas. Nel 1920 iniziano i lavori per il nuovo stadio, che sarà in cemento armato con supporti in legno, dotato di due tribune parallele, di cui una coperta con posti a sedere e l’altra scoperta con posti in piedi, capaci di ospitare 10.000 persone, e dotato di una pista ciclistica ed una di atletica. L’impresa edile incaricata della realizzazione è la Sas Costruzioni Callisto Pontello (negli anni Ottanta la famiglia Pontello sarà proprietaria dell’AC Fiorentina), costo dell’operazione 500.000 lire. Lo stadio di Via Bellini, chiamato “Stadio Velodromo Libertas”, è inaugurato il 2 aprile del 1922 e la prima partita che vi si disputa è tra la sezione calcio della Libertas e la Valenzana, è il 18 di aprile 1922. Il 16 luglio 1922 vi si svolge la gara di ritorno per i play-out tra la blasonata Inter e la Libertas, i padroni di casa usciranno sconfitti. Nell’agosto del 1926, in seguito alla fusione della Libertas con Club Sportivo Firenze, nasce l’AC Fiorentina, e lo stadio di Via Bellini diventerà il campo di casa della neonata società che vi disputerà il primo incontro, amichevole, il 29 settembre 1926, contro la Sampierdarenese (risultato finale 2-2), Il primo incontro ufficiale, valevole per il campionato di Prima Divisione 1926-1927, invece, si svolge qui il 3 ottobre 1926 contro il Pisa, con un risultato finale di 3-1. Mentre, il 22 settembre 1929, sempre in questo stadio, in un'amichevole con la Roma, la squadra toscana scende in campo per la prima volta nella sua storia con le maglie di colore viola. La Fiorentina disputerà le sue partite in casa in via Bellini fino alla stagione 1930-31, quando il marchese Luigi Ridolfi, presidente della società ed illuminato mecenate, decise di dotare la città di un impianto moderno, nasce così il Comunale (allora intitolato al fascista Giovanni Berta) di Campo di Marte. Lo stadio di Via Bellini, svolgerà ancora la sua funzione come campo da gioco per le giovanili viola fino al secondo conflitto mondiale, e sarà arrivo anche di due tappe del Giro d’Italia (1923 e 1924), poi durante la guerra diventerà un rifugio anti aereo, per poi essere demolito negli anni ’50 nell’ambito del nuovo piano urbanistico che interessò il quartiere.
RDF
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Il Marchese Luigi Ridolfi: http://curiositadifirenze.blogspot.it/2011/06/il-marchese-luigi-ridolfi.html
Il 21 aprile del 1927, la Fiorentina disputa il suo primo incontro internazionale, avversario di turno il Lugano FC, squadra apprezzata nell’allora panorama calcistico europeo. La partita si conclude con il successo dei biancorossi fiorentini (le maglie viola arriveranno più tardi) per 3 a 1; curiosità del periodo le due squadre si ritroveranno poi alla sera in una conviviale cena in un ristorante cittadino. La vittoria è conquistata davanti ad un folto gruppo che si è radunato sulle gradinate dello stadio di Via Bellini che per anni sarà la casa dei gigliati (anche per lo stadio Comunale occorrerà aspettare qualche anno).
Fino ad allora il calcio (football) a Firenze era stato praticato da varie squadre cittadine negli spazi verdi del Parco delle Cascine, sul prato del “Quercione”, ma nel 1917, l’amministrazione comunale vieta la disponibilità del parco per le attività sportive, costringendo le due principali società del momento a trovare una nuova sistemazione: il Club Sportivo Firenze scelse l’area verde presso il Velodromo delle Cascine, mentre la Palestra Ginnastica Fiorentina Libertas quello tra Via Paisiello e la ferrovia. Ma per la Libertas tale sistemazione risulterà ben presto inadeguata, tanto che i suoi soci si attivano per cercare una nuova locazione dove poter costruire un moderno impianto sportivo. La scelta cade sull’area dove sorge una fornace di mattoni ormai dismessa, tra Via Maragliano e Via Bellini, luogo vicino a Via della Scala dove, nell’antico refettorio della basilica di Santa Maria Novella aveva la sede la Libertas. Nel 1920 iniziano i lavori per il nuovo stadio, che sarà in cemento armato con supporti in legno, dotato di due tribune parallele, di cui una coperta con posti a sedere e l’altra scoperta con posti in piedi, capaci di ospitare 10.000 persone, e dotato di una pista ciclistica ed una di atletica. L’impresa edile incaricata della realizzazione è la Sas Costruzioni Callisto Pontello (negli anni Ottanta la famiglia Pontello sarà proprietaria dell’AC Fiorentina), costo dell’operazione 500.000 lire. Lo stadio di Via Bellini, chiamato “Stadio Velodromo Libertas”, è inaugurato il 2 aprile del 1922 e la prima partita che vi si disputa è tra la sezione calcio della Libertas e la Valenzana, è il 18 di aprile 1922. Il 16 luglio 1922 vi si svolge la gara di ritorno per i play-out tra la blasonata Inter e la Libertas, i padroni di casa usciranno sconfitti. Nell’agosto del 1926, in seguito alla fusione della Libertas con Club Sportivo Firenze, nasce l’AC Fiorentina, e lo stadio di Via Bellini diventerà il campo di casa della neonata società che vi disputerà il primo incontro, amichevole, il 29 settembre 1926, contro la Sampierdarenese (risultato finale 2-2), Il primo incontro ufficiale, valevole per il campionato di Prima Divisione 1926-1927, invece, si svolge qui il 3 ottobre 1926 contro il Pisa, con un risultato finale di 3-1. Mentre, il 22 settembre 1929, sempre in questo stadio, in un'amichevole con la Roma, la squadra toscana scende in campo per la prima volta nella sua storia con le maglie di colore viola. La Fiorentina disputerà le sue partite in casa in via Bellini fino alla stagione 1930-31, quando il marchese Luigi Ridolfi, presidente della società ed illuminato mecenate, decise di dotare la città di un impianto moderno, nasce così il Comunale (allora intitolato al fascista Giovanni Berta) di Campo di Marte. Lo stadio di Via Bellini, svolgerà ancora la sua funzione come campo da gioco per le giovanili viola fino al secondo conflitto mondiale, e sarà arrivo anche di due tappe del Giro d’Italia (1923 e 1924), poi durante la guerra diventerà un rifugio anti aereo, per poi essere demolito negli anni ’50 nell’ambito del nuovo piano urbanistico che interessò il quartiere.
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