Modi di dire: “fare le bizze”

Testo e foto di Roberto Di Ferdinando

I Pinzocheri e le Pinzochere erano coloro che indossavano un abito religioso e facevano vita monastica, pur rimanendo laici e laiche. A Firenze un monastero di Pinzochere era presso la Basilica di Santa Croce, nell’attuale via San Giuseppe,  queste laiche religiose appartenevano all’ordine terziario francescano e si occupavano principalmente della pulizia della chiesa. Si vestivano in maniera molto umile, indossando un saio bigio (marrone) e per questo erano soprannominate le “suore bigie”, storpiato poi dai fiorentini in “bizze”, ed ancora in “bizzochere” ed infine in “pinzochere”. Le “bigie” o “pinzochere” per via del loro carattere scontroso, iroso e lunatico non erano ben viste dai fiorentini. Non solo, dinanzi a dicerie di immoralità sul loro conto, Cosimo I fu costretto perfino a sopprimere il monastero. E proprio da questo loro atteggiamento strano e scorbutico, a Firenze si iniziò ad usare il modo di dire: “fare le bizze”, cioè comportarsi con collera, come le Pinzochere fiorentine.
Oggi a Firenze, presso la chiesa di Santa Croce, esiste via delle Pinzochere ed è ancora visibile una parte dell’antico monastero delle “bizze”, oggi inglobato in un palazzo privato.
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