La strage dei Georgofili

Alle 1,04 del 27 maggio 1993 la città è svegliata da un boato. Si pensa ad un‘esplosione in seguito ad una fuga di gas. L’esplosione si è verificata in pieno centro, dietro il Piazzale degli Uffizi, in Via dei Georgofili. Ma la scena che si presenta ai soccorritori è di completa devastazione, troppo per una fuga di gas. Nelle ore successive si fa luce sull’accaduto. E’ un attentato. Una Fiat Fiorino piena di esplosivo, parcheggiata sotto l’antica Torre dei Pulci, situata in via Lambertesca, angolo via dei Georgofili, sede dell’Accademia dei Georgofili, è stata fatta esplodere, provocando una strage.  5 sono le vittime: Caterina Nencioni (50 giorni di vita), Nadia Nencioni (9 anni), Dario Capolicchio (22 anni), Angela Fiume (36 anni), Fabrizio Nencioni (39 anni), 48 le persone ferite ed ingenti i danni a proprietà private ed al patrimonio artistico, subisce danni ingenti anche la vicina Galleria degli Uffizi e sono danneggiate anche molte sue opere d’arte.
La strage sarà poi giudicata essere di stampo mafioso, la risposta del clan dei Corleonesi, capeggiati da Totò Riina, all’applicazione da parte dello Stato dell’articolo 41 bis, cioè il carcere duro e l’isolamento per i condannati per reati mafiosi.


Via dei Georgofili, Torre dei Pulci
V ia dei Gergofili, lapide in ricordo delle vittime dell'attentato
Via dei Georgofili, monumento in ricordo delle vittime

Domenica prossima, 27 maggio 2012, alle ore 01.04 il Gonfalone della Città di Firenze renderà omaggio alle vittime della strage di via dei Georgofili.
La cerimonia sarà preceduta dalla rappresentazione teatrale “Per non morire di mafia” alle ore 21 in piazza della Signoria.
RDF

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