La Fiorita

Testo e foto di Roberto Di Ferdinando

In Piazza Signoria, di fronte alla fontana del Nettuno (il Biancone), è posto per terra un disco di granito che ricorda il punto preciso dove il 23 maggio 1498 fu arso, dopo essere stato impiccato, Frà Girolamo Savonarola condannato in quanto ritenuto “eretico, scismatico e per aver predicato cose nuove “.
Alla vigilia dell’esecuzione le autorità cittadine fecero costruire una di passerella di legno, sopraelevata, che si  distendeva per una decina di metri, mettendo in comunicazione il palazzo della Signoria con il patibolo.
La mattina del 23 maggio, Savonarola, che era stato incarcerato nella Torre di Arnolfo del Palazzo Vecchio, fu fatto salire sulla passerella insieme a due suoi fedeli religiosi, Domenico Buonamici e Silvestro Baruffi. La tradizione vuole che i tre condannati a morte, vestiti solo di un semplice saio bianco, mentre percorrevano la passerella elevata, fossero punti sotto i piedi con spunzoni  e bastoni agitati da alcune decine di ragazzi che si erano appostati sotto il camminamento di legno; il tutto tra l’ilarità della folla lì presente.
I tre frati furono impiccati e poi i loro corpi, ancora appesi alla forca, furono bruciati e le ceneri sparse in Arno.
La mattina successiva all’esecuzione, il luogo del rogo fu ritrovato coperto di fiori e di petali di rose, lì depositati da qualche mano caritatevole. Ancora oggi Firenze ricorda quel giorno con la “Fiorita” cioè lo spargere petali di rosa sulla lapide e con una cerimonia ufficiale che prevede ogni anno alle ore 10 la messa nella Cappella dei Priori di Palazzo Vecchio, alle 10,30 l’omaggio floreale nella piazza e  lo sfilare del Corteo storico che aggiunge Ponte Vecchio alle 11 da dove sono gettati i petali di rosa in Arno.
Guarda anche: http://curiositadifirenze.blogspot.it/2011/11/la-piagnona.html .
RDF
Piazza della Signoria, la lapide che ricorda il punto dove fu impiccato ed arso Fra' Savonarola

Commenti

  1. Grazie mille per il testo. Ora so di un'altra cosa che ho bisogno di vedere a Firenze. Mi dispiace per l'italiano non molto buono.

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