Piazza della Signoria: l'Importuno
Testo e foto di Roberto Di Ferdinando
Nella parte inferiore della facciata di Palazzo Vecchio, alla destra dell'ingresso e dietro il blocco monumentale di Baccio Bandinelli, "Ercole che abbatte Caco", è possibile osservare un curioso graffito rappresentante un volto di uomo che i fiorentini sono soliti chiamare l'Importuno.
Non preoccupatevi, non è la solita testimonianza del passaggio di un contemporaneo teppista, che disprezza i monumenti; anzi, la tradizione vuole che ad eseguire quel profilo sia stata, invece, la mano di un famoso artista, quella di Michelangelo Buonarroti.
Si narra, infatti, che Michelangelo, mentre era solito attraversare Piazza della Signoria, fosse spesso fermato da uno sgradevole conoscente, che lo importunava con lunghe ed inutili chiaccherate.
Una volta, Michelangelo, impossibilitato a liberarsi di questo assiduo interlocutore, si appoggiò alla parete del Palazzo, e continuando ad ascoltarlo ed osservarlo, impugnò il martello e lo scalpello e dietro la schiena tracciò nel bugno il profilo dell'importuno, da cui il graffito prese così il nome.
RDF
Nella parte inferiore della facciata di Palazzo Vecchio, alla destra dell'ingresso e dietro il blocco monumentale di Baccio Bandinelli, "Ercole che abbatte Caco", è possibile osservare un curioso graffito rappresentante un volto di uomo che i fiorentini sono soliti chiamare l'Importuno.
Non preoccupatevi, non è la solita testimonianza del passaggio di un contemporaneo teppista, che disprezza i monumenti; anzi, la tradizione vuole che ad eseguire quel profilo sia stata, invece, la mano di un famoso artista, quella di Michelangelo Buonarroti.
l'incisione di Michelangelo? |
Si narra, infatti, che Michelangelo, mentre era solito attraversare Piazza della Signoria, fosse spesso fermato da uno sgradevole conoscente, che lo importunava con lunghe ed inutili chiaccherate.
Una volta, Michelangelo, impossibilitato a liberarsi di questo assiduo interlocutore, si appoggiò alla parete del Palazzo, e continuando ad ascoltarlo ed osservarlo, impugnò il martello e lo scalpello e dietro la schiena tracciò nel bugno il profilo dell'importuno, da cui il graffito prese così il nome.
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Relativamente a questo graffito sono a conoscenza di un'altra versione.
RispondiEliminaSe ne attribuisce la paternità sempre a Michelangelo che lo avrebbe eseguito,come descritto, con le mani dietro la schiena per non farsi vedere; mentre nella piazza passava un condannato a morte, tra le guardie che lo conducevano al patibolo.
Il volto ritratto sarebbe appunto quello del condannato!
Si, mi è stato raccontato da un vecchio prof di arte, che Michelangelo l'avrebbe appunto realizzato da dietro la schiena, ma dopo la solenne e pubblica promessa, da parte dell'importuno, di non disturbare mai più, da quel momento, il Maestro, che con quel gesto lo aveva reso eterno, nè in piazza, nè in altra via di Firenze.
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