La facciata e le pietre di Palazzo Medici-Riccardi
Testo e foto di Roberto Di Ferdinando
Palazzo Medici-Riccardi fu la prima prestigiosa residenza fiorentina della famiglia de’Medici. Fu, infatti, commissionata da Cosimo il Vecchio, quando la famiglia, trasferitasi dall’originario Mugello ed acquisito una certa autorevolezza in città ritenne opportuno di disporre di una dimora all’”altezza” del proprio rango.
Nel 1444 Comiso il Vecchio, patriarca della famiglia, incaricò Michelozzo di Bartolomeo Michelozzi, detto Michelozzo, della costruzione del palazzo. Inizialmente, però, Cosimo aveva commissionato l’opera a Brunelleschi, in quel periodo il più importante architetto sulla piazza, ma, successivamente, dinanzi alla magnificenza e sontuosità del progetto, come scrive il Vasari, Cosimo, per non urtare la sensibilità e le invidie dei propri concittadini (dieci anni prima era stato condannato dai suoi nemici di tirannia e costretto all’esilio, temporaneo, in Veneto), optò per il progetto di Michelozzo, architetto più discreto. Il risultato fu comunque di grande livello. Oggi, difatti, il palazzo è ritenuto uno dei più alti esempi di architettura civile del Rinascimento. Costruito nel “quartiere mediceo”, cioè in un luogo strategico, all'incrocio fra la Via Larga (l'attuale via Cavour) e via de' Gori, vicinissimo alle chiese protette dalla famiglia (San Lorenzo e San Marco) ed al Duomo, il palazzo ha una struttura cubica, sviluppata intorno ad un cortile centrale quadrato, e con un aspetto esterno imponente, ma allo stesso tempo sobrio ed austero. E proprio la facciata è un esempio di sobrietà ed eleganza, con il carattere eccezionale dell'uso del bugnato (l’antica tecnica di utilizzare blocchi di pietra sovrapposti a file sfalsate), solitamente, nel Medioevo, impiegato per i palazzi pubblici. La facciata è divisa in tre piani, separati da cornici con sporgenze crescente verso i piani superiori; al contrario il bugnato è graduato in modo da essere molto sporgente al piano terra, e sempre più appiattito mentre si sale verso i piani superiori. Una curiosità: un gran numero di pietre in bugnato, al piano terreno, è contrassegnato da un piccolo cerchio. Si tratta di segni apposti direttamente dall'architetto Michelozzo, presso la cava d’Oltrarno dalla quale erano estratte, per indicare la loro idoneità ad essere impiegate nella costruzione del palazzo
Altro accorgimento armonico per la facciata quello applicato alle finestre che sono leggermente differenziate tra piano e piano, con cornici più larghe in alto in modo da bilanciare la minore altezza del piano e dare maggior risalto al piano nobile. All'ultimo piano in origine esisteva una loggia (oggi murata) ed al posto del cornicione vi era una merlatura a connotare il carattere, comunque militare e difensivo del palazzo.
RDF
Via Cavour, Palazzo Medici-Riccardi |
Palazzo Medici-Riccardi, le pietre con i cerchi |
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