Bischero: l’origine di un’offesa
Testo e foto di Roberto Di Ferdinando
In Toscana la parola bischero è un’offesa, bonaria, ma comunque un’offesa. Si utilizza per indicare una persona ingenua o poco furba. L’origine di questo termine è legato alla storia di Firenze, e curiosamente allo sviluppo urbano della città. Infatti, quando la Repubblica fiorentina decise di costruire il Duomo, fu individuata l’area del cantiere, ma per aprirlo si rendeva necessario abbattere alcuni edifici privati. Il governo cittadino avviò così le contrattazioni con i proprietari per indennizzarli dell’esproprio delle abitazioni interessate. La nobile famiglia dei Bischeri aveva vari possedimenti presso l’attuale Via dell’Oriuolo, che sarebbero rientrati nell’area interessata dal cantiere. I Bischeri però videro nei lavori per la nuova cattedrale una possibilità di lucro, difatti non accettarono subito gli indennizzi delle autorità cittadine convinti di poter effettuare una speculazione. Il tira e molla si protrasse nel tempo, i Bischeri continuarono a tirare sempre più in alto il prezzo, non ritenendolo mai adeguato, mentre la Repubblica non era intenzionata a farsi prendere per la gola. Fino a quando, un giorno, il governo cittadino, stanco di rinviare l’inizio de lavori, decise di ridurre l’area del cantiere, escludendo dalla zona alcuni edifici di proprietà dei Bischeri ed espropriandogliene i restanti che furono indennizzati di pochi fiorini. Così i Bischeri fecero la figura dei bischeri.
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In Toscana la parola bischero è un’offesa, bonaria, ma comunque un’offesa. Si utilizza per indicare una persona ingenua o poco furba. L’origine di questo termine è legato alla storia di Firenze, e curiosamente allo sviluppo urbano della città. Infatti, quando la Repubblica fiorentina decise di costruire il Duomo, fu individuata l’area del cantiere, ma per aprirlo si rendeva necessario abbattere alcuni edifici privati. Il governo cittadino avviò così le contrattazioni con i proprietari per indennizzarli dell’esproprio delle abitazioni interessate. La nobile famiglia dei Bischeri aveva vari possedimenti presso l’attuale Via dell’Oriuolo, che sarebbero rientrati nell’area interessata dal cantiere. I Bischeri però videro nei lavori per la nuova cattedrale una possibilità di lucro, difatti non accettarono subito gli indennizzi delle autorità cittadine convinti di poter effettuare una speculazione. Il tira e molla si protrasse nel tempo, i Bischeri continuarono a tirare sempre più in alto il prezzo, non ritenendolo mai adeguato, mentre la Repubblica non era intenzionata a farsi prendere per la gola. Fino a quando, un giorno, il governo cittadino, stanco di rinviare l’inizio de lavori, decise di ridurre l’area del cantiere, escludendo dalla zona alcuni edifici di proprietà dei Bischeri ed espropriandogliene i restanti che furono indennizzati di pochi fiorini. Così i Bischeri fecero la figura dei bischeri.
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Piazza Duomo angolo Via dell'Oriuolo, il canto dei Bischeri |
Ben gli sta a quei bischeri dei Bischeri :) Se non avessero voluto tirare troppo la corda,oltre a non infangare il loro nome,magari avrebbero regalato ai fiorentini un punto di vista ideale e affascinante della cupola del duomo dal momento che la vicinanza dei palazzi adiacenti "soffoca" la basilica.Difatti Il Brunelleschi sarà in seguito costretto a servirsi di via dei Servi come punto ideale d'osservazione per la cupola
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