Anna Maria de’Medici, Elettrice Palatina
Testo e Foto di Roberto Di Ferdinando
Se oggi Firenze può esibire nei propri musei e luoghi artistici numerosi capolavori deve ringraziare anche la passione per l’arte e l’affetto verso la città che ispirarono la vita di Anna Maria de’Medici, una delle ultime rappresentanti dell’antica dinastia fiorentina. La Principessa di Toscana infatti nel 1737, in prossimità del passaggio nelle mani dei Lorena del governo del granducato, stabilì di donare alla città di Firenze tutta l’eredità artistica trasmessale dai suoi avi, indicando che nessun oggetto fosse asportato dalle rive dell’Arno e che la raccolta servisse a beneficio dell’umanità.
Anna Maria (Luisa) Ludovica de'Medici, era nata a Firenze nel 1667, figlia del Granduca Cosimo III e di Marguérite-Louise d’Orléans, ed era la sorella di Gian Gastone: l'ultimo granduca mediceo. All’età di ventitre anni sposò, senza averlo mai visto prima, il Principe Johann Wilhelm von der Pfalz-Neuburg di casa Wittelsbach di Sassonia, Elettore Palatino del Reno (i principi aventi il diritto di eleggere il re di Germania), da questo momento Anna Maria assumerà anche l’appellativo di Elettrice Palatina. Nel 1716, rimasta vedova dell’anziano marito, decise di rientrare a Firenze dove iniziò a dedicarsi, come i suoi illustri antenati, al mecenatismo: colleziona opere d’arte, finanzia la definitiva sistemazione e l’arricchimento delle tombe medicee e la costruzione del campanile della Basilica di San Lorenzo. Nel 1737 Gian Gastone de’Medici moriva senza eredi, le potenze straniere decisero così di assegnare la Toscana ai Lorena, affidando all’Elettrice Palatina la gestione delle fasi del passaggio di potere. Anna Maria però prima di consegnare il granducato ai nuovi signori il 31 ottobre 1737, a Vienna, stipulò con Francesco Stefano di Lorena il Patto di Famiglia, un accordo che tutelava il patrimonio artistico toscano, infatti l’articolo terzo della convenzione recitava: “La Serenissima Elettrice cede e trasferisce al presente S.A.R. per lui e i suoi successori Gran Duchi tutti i mobili, effetti e rarità della successione del Serenissimo Gran Duca suo fratello, come Gallerie, Quadri, Statue, Biblioteche, Gioie ed altre cose preziose, siccome le sante reliquie, che S.A.R. si impegna a conservare, a condizione espressa che di quello che è per ornamento dello Stato, per utilità del pubblico e per attirare la curiosità dei Forestieri, non ne sarà nulla trasportato e levato fuori dalla Capitale e dello Stato del Gran Ducato". Il Patto di Famiglia, con allegato un elenco dettagliato dei beni immobili e mobili dei Medici, fu confermato dalla Elettrice Palatina anche nel suo testamento del 5 aprile 1739.
Con il giungere a Firenze del governo dei Lorena, Anna Maria si ritirò a vita privata trascorrendo i suoi giorni tra Palazzo Pitti ed il convento delle Montalve a Castello. Morì a Firenze il 18 febbraio 1743 e fu sepolta nelle Cappelle Medicee accanto ai suoi parenti ed antenati.
Solo recentemente Firenze ha voluto ricordare l’ultima Gran Principessa di Toscana ed il suo atto d’amore verso la città; prima con una statua, opera del Salimbeni, posta nel piccolo giardino dell’abside della Basilica di San Lorenzo, poi, l’anno scorso, collocando all’interno delle Cappelle Medicee, un'altra statua , in bronzo ed alta due metri, raffigurante l'Elettrice Palatina, opera di Alfonso Boninsegni (1910-2003).
RDF
Se oggi Firenze può esibire nei propri musei e luoghi artistici numerosi capolavori deve ringraziare anche la passione per l’arte e l’affetto verso la città che ispirarono la vita di Anna Maria de’Medici, una delle ultime rappresentanti dell’antica dinastia fiorentina. La Principessa di Toscana infatti nel 1737, in prossimità del passaggio nelle mani dei Lorena del governo del granducato, stabilì di donare alla città di Firenze tutta l’eredità artistica trasmessale dai suoi avi, indicando che nessun oggetto fosse asportato dalle rive dell’Arno e che la raccolta servisse a beneficio dell’umanità.
Anna Maria (Luisa) Ludovica de'Medici, era nata a Firenze nel 1667, figlia del Granduca Cosimo III e di Marguérite-Louise d’Orléans, ed era la sorella di Gian Gastone: l'ultimo granduca mediceo. All’età di ventitre anni sposò, senza averlo mai visto prima, il Principe Johann Wilhelm von der Pfalz-Neuburg di casa Wittelsbach di Sassonia, Elettore Palatino del Reno (i principi aventi il diritto di eleggere il re di Germania), da questo momento Anna Maria assumerà anche l’appellativo di Elettrice Palatina. Nel 1716, rimasta vedova dell’anziano marito, decise di rientrare a Firenze dove iniziò a dedicarsi, come i suoi illustri antenati, al mecenatismo: colleziona opere d’arte, finanzia la definitiva sistemazione e l’arricchimento delle tombe medicee e la costruzione del campanile della Basilica di San Lorenzo. Nel 1737 Gian Gastone de’Medici moriva senza eredi, le potenze straniere decisero così di assegnare la Toscana ai Lorena, affidando all’Elettrice Palatina la gestione delle fasi del passaggio di potere. Anna Maria però prima di consegnare il granducato ai nuovi signori il 31 ottobre 1737, a Vienna, stipulò con Francesco Stefano di Lorena il Patto di Famiglia, un accordo che tutelava il patrimonio artistico toscano, infatti l’articolo terzo della convenzione recitava: “La Serenissima Elettrice cede e trasferisce al presente S.A.R. per lui e i suoi successori Gran Duchi tutti i mobili, effetti e rarità della successione del Serenissimo Gran Duca suo fratello, come Gallerie, Quadri, Statue, Biblioteche, Gioie ed altre cose preziose, siccome le sante reliquie, che S.A.R. si impegna a conservare, a condizione espressa che di quello che è per ornamento dello Stato, per utilità del pubblico e per attirare la curiosità dei Forestieri, non ne sarà nulla trasportato e levato fuori dalla Capitale e dello Stato del Gran Ducato". Il Patto di Famiglia, con allegato un elenco dettagliato dei beni immobili e mobili dei Medici, fu confermato dalla Elettrice Palatina anche nel suo testamento del 5 aprile 1739.
Con il giungere a Firenze del governo dei Lorena, Anna Maria si ritirò a vita privata trascorrendo i suoi giorni tra Palazzo Pitti ed il convento delle Montalve a Castello. Morì a Firenze il 18 febbraio 1743 e fu sepolta nelle Cappelle Medicee accanto ai suoi parenti ed antenati.
Solo recentemente Firenze ha voluto ricordare l’ultima Gran Principessa di Toscana ed il suo atto d’amore verso la città; prima con una statua, opera del Salimbeni, posta nel piccolo giardino dell’abside della Basilica di San Lorenzo, poi, l’anno scorso, collocando all’interno delle Cappelle Medicee, un'altra statua , in bronzo ed alta due metri, raffigurante l'Elettrice Palatina, opera di Alfonso Boninsegni (1910-2003).
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Cappelle Medicee - la statua dedicata all'Elettrice Palatina |
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