Zima di Firenze
“Sono ben note le proprietà curative e gastronomiche dello zafferano. Sin dall’antichità se ne tramandano i benefici effetti sul sistema respiratorio e sulla digestione, la funzione antidepressiva e il potere afrodisiaco. Altrettanto nota è la magia in cucina degli stimmi essiccati del Crocus sativus L., il bel fiore amante di terreni permeabili, ben drenati e soleggiati (ci vogliono quasi 160.000 fiori per ottenere un chilo di stimmi) […]. Forse non tutti sanno invece che lo zafferano più pregiato non proviene da terre lontane, ma è prodotto in Toscana e precisamente sulle colline fiorentine, dove ha una secolare tradizione. Numerosi documenti attestano infatti, sin dal Duecento, la coltivazione del croco e il commercio della spezia, la ricercatissima Zima di Firenze. Impiegato in farmacopea, nella tintura dei panni, in pittura e naturalmente in cucina, tanto prezioso da sostituire il denaro contante, nel Medioevo lo zafferano – anche se il nome deriva dall’arabo za’faran – fu dunque una delle poche spezie non importate, anzi esportata in altre città italiane e sulla sponda del Mediterraneo, costituendo una cospicua fonte di reddito, protetta con bandi e gabelle. […]”
(Tratto da: Ricettario - Vetrina Toscana, a cura della Camera di Commercio di Firenze)
(Tratto da: Ricettario - Vetrina Toscana, a cura della Camera di Commercio di Firenze)
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