La cucina granducale di Palazzo Pitti

Da qualche settimana, dopo un attento restauro, è possibile visitare gli ambienti della cucina granducale di Palazzo Pitti. Questi spazi furono costruiti nel 1588, per volere di Francesco I, per dotare così l’edificio di nuove cucine e liberare il cortile monumentale dove fino ad allora si era svolto tale servizio. I lavori si conclusero nel 1599, alla vigilia delle nozze di Maria dei Medici con il re di Francia, Enrico IV. Le nuove cucine erano formate da un complesso di stanze, stanzini, corridoi e cortili situato fuori dalla reggia, e collegato a questa da un ponte coperto. Gli ambienti oggi rimasti e visitabili, sono però solo una parte degli originali cinquecenteschi. Sono gli spazi della ‘cucina comune’ o ‘segreta’, cioè quelli adibiti alla preparazione dei cibi per la corte granducale e per i suoi ospiti, dove spicca il camino, molto probabilmente realizzato su un disegno del Buontalenti (così in una testimonianza dell’epoca descrive il progetto de ‘il cucinone’:<< “siano spaciose, e di buona altezza; acciò che non si riscaldino facilmente, né acciechi il fumo, o del foco, o delle cose che si cuoceno: si facciano in volto per assicurarle da gli incendi e per il bagnare, e perché non rendino rumore; oltre che saranno anco più fresche>>).  Tra il 1631 ed il 1640 questo complesso fu inglobato nella reggia, nella sua espansione verso via Romana. Con l’arrivo dei Lorena, furono aggiunti nuovi forni e nuove cappe, divenendo così la ‘cucina reale’.
Roberto Di Ferdinando





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