Il cibo in Toscana....
“ Il cibo in Toscana
è un’arte, ma non come in Emilia una passione. In Toscana siamo a metà, direi
nel punto di equilibrio, tra il gusto padano per cibi succulenti e carichi, e
la sobrietà del sud.
Quella toscana è una
cucina squisita e semplice, antibarocca, antiretorica, che pone a dura prova i
cuochi, giacché, per la sua stessa semplicità non offre loro nessun mezzo d’inganno,
rivela ogni difetto, e stabilisce nette gradazioni di merito. Viene in loro
aiuto la perfezione naturale degli elementi e condimenti. Il toscano anche a
tavola è misurato, delicato, sofistico, la sua cucina inoltre è d’una qualità
internazionale che altre, più ricche ma più strane e provinciali non hanno. Si concentra in
capolavori come il fritto, sapido e asciutto, e la famosa bistecca alla
fiorentina, cucinata in gratella al fuoco ardente di carbone e di legna; non di
vitello, né di bue, ma di quell’essere intermedio, ancora adolescente ma già
sanguigno, chiamato vitellone, ch’è un vitello allevato apposta e fato crescere
qualche mese di più senza mai mandarlo al lavoro […]”
(Guido Piovene,
Viaggio in Italia, 1956, tratto da: Toscana, alle radici del gusto – Giunti Editore)
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