Modi di dire: “tirato”, “braccino corto” e “c’è da frugassi”

Sono tutte e tre espressioni che si utilizzano quando si parla di denaro. Le prime due riguardano la parsimonia, se non avarizia, nello spendere o nell’essere generosi, economicamente, verso gli altri. Invece, la terza, è un invito fatto ad una persona perché veda di trovare (metaforicamente in tasca o in una borsa) i soldi per fare una spesa necessaria e consistente. Il termine “tirati”, deriverebbe dal verbo “ritirare”, “ritirarsi”, cioè, in questo ambito di denaro, il non esporsi, il sottrarsi per non pagare. Ma segnalo una curiosità. Infatti l’espressione “tirato” per avaro, avrebbe un’altra origine. Intorno all’anno Mille i pellegrini che si recavano a Roma attraverso la via marittima e fluviale, Mar Tirreno e Tevere, giunti presso la Citta Eterna, erano trasbordati su imbarcazioni più piccole, di poco pescaggio, che risalivano controcorrente il fiume. Queste navette erano trainate da buoi o da uomini, i pilorciatori, cioè dai facchini che tiravano l’imbarcazione a braccia, tramite funi. Da pilorciatori deriverebbe il termine spilorci, cioè ed appunto, ‘tirati’.
L’espressione “braccino corto”, invece, deriva proprio dal gesto del braccio trattenuto di chi è molto attento a non spendere.
Roberto Di Ferdinando

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