Firenze Capitale
“Io sono una popolana, sono la Chiacchera, giornale che scrive alla buona, in lingua paesana, col cuore sulle labbra, per dire spiattellato e tondo il proprio parere. […] Ci siamo! Pochi giorni ancora e dovremo far fagotto e cambiare casa, e beati quelli che lasciandone una ne trovano un’altra! Poveri Fiorentini! E dire che c’è chi ci invidia perché diventiamo capitalisti…no capitali…Ma di che ci hanno invidia? Forse perché vengono qua con 7 milioni di chiodo più che di prima? Tante grazie! Dei chiodi ce n’erano assai anche senza la Capitale. Forse perché vengono qua a fare tappa per andare a Roma? Staremo pigiati come gli aghi nelle cartucce! Ma insomma vengono, e bisogna sgomberare. […] Quanto prima vedremo arrivare un treno straordinario che ci avviserà un nuovo imprestito. Cuccagna per gli speculatori!”
(“La Chiacchera”, giornale satirico fiorentino del 1865 – Testo tratto da Storia e Storie della Toscana)
(“La Chiacchera”, giornale satirico fiorentino del 1865 – Testo tratto da Storia e Storie della Toscana)
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