Il Canto di Croce Rossa
Testo e foto di Roberto Di Ferdinando
All’angolo (canto) di via del Corso con via dei Cerchi, sono poste ai lati di un tabernacolo, due croce rosse su sfondo bianco, da cui il nome, appunto, “Canto di Croce rossa”. Nella Firenze medievale, la croce rossa su sfondo bianco era l’insegna del “Capitano del Popolo”, cioè di colui che amministrava la cosa pubblica, scelto, spesso tra i non fiorentini, per bilanciare e limitare il potere dei famiglie nobili cittadine. La croce rossa era quindi affissa su tutti gli edifici pubblici, di proprietà della Signoria, della Repubblica fiorentina o del Comune, o che avessero una funzione pubblica o fossero a disposizione della collettività.
Nel Trecento in questo canto sorgeva una spezieria, cioè una farmacia, si possono ancora notare gli archi, oggi murati, del loggiato che la ospitava. Curiosamente già allora, ma è solo un caso, questa antica spezieria portava l’insegna della croce rossa, come le moderne farmacie.
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All’angolo (canto) di via del Corso con via dei Cerchi, sono poste ai lati di un tabernacolo, due croce rosse su sfondo bianco, da cui il nome, appunto, “Canto di Croce rossa”. Nella Firenze medievale, la croce rossa su sfondo bianco era l’insegna del “Capitano del Popolo”, cioè di colui che amministrava la cosa pubblica, scelto, spesso tra i non fiorentini, per bilanciare e limitare il potere dei famiglie nobili cittadine. La croce rossa era quindi affissa su tutti gli edifici pubblici, di proprietà della Signoria, della Repubblica fiorentina o del Comune, o che avessero una funzione pubblica o fossero a disposizione della collettività.
Nel Trecento in questo canto sorgeva una spezieria, cioè una farmacia, si possono ancora notare gli archi, oggi murati, del loggiato che la ospitava. Curiosamente già allora, ma è solo un caso, questa antica spezieria portava l’insegna della croce rossa, come le moderne farmacie.
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Il Canto di Croce Roosa, tra Via del Corso e Via dei Cerchi |
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