Il Giardino delle Rose
Testo e Foto di Roberto Di Ferdinando
Sotto il Piazzale Michelangelo, nel Viale Giuseppe Poggi numero 2 vi è uno dei quattro accessi al Giardino delle Rose (gli altri sono, uno sempre in Viale Poggi, in Via de’Bastioni e via di San Salvatore), un parco unico per lo splendido panorama della città che da qui si può osservare e per le numerose varietà di rose coltivate.
Nei secoli passati questo terreno era appartenuto a una villetta di proprietà dei padri Filippini (podere San Francesco) e poi fu spartito in più lotti venduti a privati. Alla metà dell’Ottocento fu espropriato dal Comune che nell’ambito della nuova urbanizzazione della città per Firenze Capitale, incaricò l’architetto Giuseppe Poggi di realizzarvi un parco. Il parco fu concluso nel 1865 ed aperto al pubblico nel 1895 durante la Festa delle Arti e dei Fiori che la Società di Belle Arti e la Società Italiana di Orticoltura iniziarono a tenere ogni mese di maggio (oggi il giardino conta circa 1000 varietà botaniche con ben 350 specie di rose antiche). Il parco si estende per circa un ettaro di terreno terrazzato; di particolare interesse è l'impianto di irrigazione, formato da una cisterna posta in alto, in prossimità del piazzale, e da una conduttura che porta l'acqua fino alle numerose prese. Nel 1998, il giardino si è arricchito di un nuovo spazio: un giardino giapponese, opera dell’architetto Yasuo Kitayama e di 7 maestri giardinieri. Questo giardino è stato realizzato secondo i criteri zen dell’oasi Shorai-Teien (in giapponese significa “futuro” – vedere anche la spiegazione nell’immagine qui sotto), con materiale fatto pervenire direttamente dal Giappone. Questo giardino esotico è un omaggio di Firenze alla città di Kyoto, con cui è gemellata, ed al tempio Zen Kodai-Ji. Nel 2004, in occasione dei quarant’anni del gemellaggio il giardino ha visto svolgersi una cerimonia di purificazione da parte di monaci giapponesi.
Dal 30 settembre 2011 il giardino ospita anche nove sculture in bronzo e due gessi dell'artista belga Jean-Michel Folon, grazie alla donazione fatta dalla vedova dell'artista, la signora Paola Ghiringhelli, al Comune di Firenze, realizzando così il desiderio dell’artista espresso dopo il successo della mostra “FolonFirenze” che fu allestita nell’estate del 2005 al Piazzale Michelangelo. Con la presenze stabile di queste statue, il giardino ha cambiato il suo originario orario di apertura al pubblico. Infatti fino a pochi anni fa rimaneva aperto per pochi mesi l’anno, adesso è possibile visitarlo tutti i giorni dalle 9 al tramonto.
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Sotto il Piazzale Michelangelo, nel Viale Giuseppe Poggi numero 2 vi è uno dei quattro accessi al Giardino delle Rose (gli altri sono, uno sempre in Viale Poggi, in Via de’Bastioni e via di San Salvatore), un parco unico per lo splendido panorama della città che da qui si può osservare e per le numerose varietà di rose coltivate.
Veduta di Firenze dalla Giardino delle Rose |
Nei secoli passati questo terreno era appartenuto a una villetta di proprietà dei padri Filippini (podere San Francesco) e poi fu spartito in più lotti venduti a privati. Alla metà dell’Ottocento fu espropriato dal Comune che nell’ambito della nuova urbanizzazione della città per Firenze Capitale, incaricò l’architetto Giuseppe Poggi di realizzarvi un parco. Il parco fu concluso nel 1865 ed aperto al pubblico nel 1895 durante la Festa delle Arti e dei Fiori che la Società di Belle Arti e la Società Italiana di Orticoltura iniziarono a tenere ogni mese di maggio (oggi il giardino conta circa 1000 varietà botaniche con ben 350 specie di rose antiche). Il parco si estende per circa un ettaro di terreno terrazzato; di particolare interesse è l'impianto di irrigazione, formato da una cisterna posta in alto, in prossimità del piazzale, e da una conduttura che porta l'acqua fino alle numerose prese. Nel 1998, il giardino si è arricchito di un nuovo spazio: un giardino giapponese, opera dell’architetto Yasuo Kitayama e di 7 maestri giardinieri. Questo giardino è stato realizzato secondo i criteri zen dell’oasi Shorai-Teien (in giapponese significa “futuro” – vedere anche la spiegazione nell’immagine qui sotto), con materiale fatto pervenire direttamente dal Giappone. Questo giardino esotico è un omaggio di Firenze alla città di Kyoto, con cui è gemellata, ed al tempio Zen Kodai-Ji. Nel 2004, in occasione dei quarant’anni del gemellaggio il giardino ha visto svolgersi una cerimonia di purificazione da parte di monaci giapponesi.
Il giardino giapponese all'interno di quello delle rose |
Shorai-Teien |
Dal 30 settembre 2011 il giardino ospita anche nove sculture in bronzo e due gessi dell'artista belga Jean-Michel Folon, grazie alla donazione fatta dalla vedova dell'artista, la signora Paola Ghiringhelli, al Comune di Firenze, realizzando così il desiderio dell’artista espresso dopo il successo della mostra “FolonFirenze” che fu allestita nell’estate del 2005 al Piazzale Michelangelo. Con la presenze stabile di queste statue, il giardino ha cambiato il suo originario orario di apertura al pubblico. Infatti fino a pochi anni fa rimaneva aperto per pochi mesi l’anno, adesso è possibile visitarlo tutti i giorni dalle 9 al tramonto.
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