“Quando io c’ero, c’era!”
Testo di Roberto Di Ferdinando
“Quando io c’ero, c’era!” La tradizione(leggenda) attribuisce questa frase a Dante, invece, meno certa sarebbe l’occasione ed il luogo in cui il poeta l’avrebbe pronunciata. Ci sono più versioni, incerto il luogo preciso, ma tutte convengono che Dante la rivolse ai soldati della Repubblica fiorentina che lo cercavano durante il suo esilio. Forse la frase fu pronunciata al Poggio della Maestà sull’Appennino tosco-romagnolo (presso la cascata dell’Acqua Cheta citata dallo stesso Dante nella Divina Commedia) dove il Sommo poeta aveva trovato rifugio; oppure detta in quel di Pieve a Nievole (precisamente dove oggi sorge il Ponte di Dante) mentre attendeva l’esito della battaglia tra guelfi e ghibellini che si stava svolgendo in quella piana; oppure, ancora, presso la Rocca di Cerbaia, nell’attuale comune di Cantagallo. Riporto la versione raccontata riguardo quest’ultimo luogo. La rocca, opera del 1100, era un’ avanguardia strategica a difesa della valle del Bisenzio e dell’antica via Lombarda. Era di proprietà dell’antica famiglia fiorentina degli Alberti, che per un certo periodo vi soggiornarono pure. Nel 1285 Dante chiese agli Alberti di potervi scontare il suo esilio da Firenze. Gli Alberti non gli concessero l’ospitalità, preoccupati che questo potesse suscitare tensioni con le autorità politiche fiorentine. Ma Dante non si perse d’animo e scelse quale suo rifugio, l’ospitalità di un pastore che aveva una piccola dimora proprio alla base del poggio dove sorge la rocca (tutt’oggi sono visibili i resti di questa casa contadina). Un giorno, alcuni soldati fiorentini giunsero sul luogo in cerca del Sommo Poeta. Non trovandolo alla rocca iniziarono a visitare le abitazioni vicine, giungendo così ben presto a quella del nostro pastore. Bussarono e fu proprio Dante ad aprirgli. I soldati, convinti di parlare con il proprietario della casa, gli chiesero se avesse visto ospite alla rocca un certo Dante Alighieri. A questa domanda il poeta rispose senza titubanze la verità: “Quando io c’ero, c’era!”. I soldati imprecarono di essere arrivati troppo tardi e se ne andarono, lasciando, immagino, Dante molto divertito dell’accaduto.
RDF
“Quando io c’ero, c’era!” La tradizione(leggenda) attribuisce questa frase a Dante, invece, meno certa sarebbe l’occasione ed il luogo in cui il poeta l’avrebbe pronunciata. Ci sono più versioni, incerto il luogo preciso, ma tutte convengono che Dante la rivolse ai soldati della Repubblica fiorentina che lo cercavano durante il suo esilio. Forse la frase fu pronunciata al Poggio della Maestà sull’Appennino tosco-romagnolo (presso la cascata dell’Acqua Cheta citata dallo stesso Dante nella Divina Commedia) dove il Sommo poeta aveva trovato rifugio; oppure detta in quel di Pieve a Nievole (precisamente dove oggi sorge il Ponte di Dante) mentre attendeva l’esito della battaglia tra guelfi e ghibellini che si stava svolgendo in quella piana; oppure, ancora, presso la Rocca di Cerbaia, nell’attuale comune di Cantagallo. Riporto la versione raccontata riguardo quest’ultimo luogo. La rocca, opera del 1100, era un’ avanguardia strategica a difesa della valle del Bisenzio e dell’antica via Lombarda. Era di proprietà dell’antica famiglia fiorentina degli Alberti, che per un certo periodo vi soggiornarono pure. Nel 1285 Dante chiese agli Alberti di potervi scontare il suo esilio da Firenze. Gli Alberti non gli concessero l’ospitalità, preoccupati che questo potesse suscitare tensioni con le autorità politiche fiorentine. Ma Dante non si perse d’animo e scelse quale suo rifugio, l’ospitalità di un pastore che aveva una piccola dimora proprio alla base del poggio dove sorge la rocca (tutt’oggi sono visibili i resti di questa casa contadina). Un giorno, alcuni soldati fiorentini giunsero sul luogo in cerca del Sommo Poeta. Non trovandolo alla rocca iniziarono a visitare le abitazioni vicine, giungendo così ben presto a quella del nostro pastore. Bussarono e fu proprio Dante ad aprirgli. I soldati, convinti di parlare con il proprietario della casa, gli chiesero se avesse visto ospite alla rocca un certo Dante Alighieri. A questa domanda il poeta rispose senza titubanze la verità: “Quando io c’ero, c’era!”. I soldati imprecarono di essere arrivati troppo tardi e se ne andarono, lasciando, immagino, Dante molto divertito dell’accaduto.
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Rocca Cerbaia |
Sullo sfondo Rocca Cerbaia, in primo piano, secondo la leggenda, la casa del pastore che ospitò Dante |
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