Il buzzurro e le botteghe dell'Arco di San Pierino

Foto tratta da Wikipedia

“La Volta di San Piero, meglio conosciuta come arco di San Pierino, è un passaggio coperto realizzato in conci di pietra forte a vista, tra piazza San Pier Maggiore e via dell’Oriuolo. Il pittoresco luogo è ancora ricordato per le caratteristiche botteghe di una volta che vedevano: il buzzurro, oggi locuzione sinonimo di persona maleducata, ma che in origine indicava il venditore di castagne e suoi derivati. Infatti, le peculiari golosità prodotte dal buzzurro erano le ballotte, cioè le castagne bollite con un rametto di finocchio selvatico o con foglie di alloro, oppure le bruciate arrostite sulla brace, nonché fumanti castagnacci e la patrona che altro non era che la polenta di farina di castagne. [.…]
Alla friggitoria di fronte si gustavano sommommoli di riso, polpettine di patate e gli gnocchi di ferina gialla, i cosiddetti “canarini”, fritti nello strutto con l’aggiunta di alcuni semi di finocchio, oppure i roventini di sangue di maiale cotti in piccole padelle e poi spruzzati di parmigiano grattato, ottimi per consumare uno spuntino “alla lesta” che non è né una colazione né una merenda ma solo un ritocchino a “battiscarpa”, cioè da consumarsi senza indugi. Nella trattoria, oltre a scambiare quattro chiacchiere, si degustavano pasta e fagioli, riso e cavolo sul brodo di trippa e lampredotto, la ribollita, la zuppa Certosina, ossi buchi o baccalà, altrimenti gobbi in umido, serviti in bianche scodelli su un foglio di carta gialla steso sul piano di marmo dei tavolini come se fosse una tovaglia! […]”

(Tratto da: “L’Arco di San Pierino [volta di San Piero], di Luciano e Ricciardo Artusi, in Il Reporter, novembre 2014)

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