Il Chiostro Grande

“Il Chiostro grande, così detto per le straordinarie dimensioni dei suoi lati costituiti da cinquantasei campate a tutto sesto, si trova nella parte del complesso di santa Maria Novella […]. Confina a sud con la celebre antica Officina farmaceutica cui si accede da via della Scala e a est con il Refettorio ed è raggiungibile dal museo attraverso una porta posta nel vano id collegamento con il Chiostro Verde antistante l’ingresso della Cappella degli Ubriachi.
Fu costruito tra il 1340 e il 1360, insieme ai dormitori dei frati che si estendevano lungo tre dei quattro lati, con il concorso di diverse famiglie fiorentine. Due secoli più tardi altre nobili famiglie contribuirono, assieme al granduca Cosimo I de’Medici, a decorarne tutte le pareti con affreschi raffiguranti le storie di San Domenico e di altri santi domenicani, scene della vita di Cristo (verso gli angoli) e ritratti di illustri esponenti della comunità di Santa Maria Novelli (pilastri). Il ciclo fu dipinto in massima parte tra il 1570 e il 1590 da oltre quindici diversi pittori dell’Accademia fiorentina noti per altre simili imprese collettive, tra i quali Alessandro Allori, Santi di Tito e il Poccenti. Le dimensioni, il programma iconografico e la chiarezza narrativa delle scene lo rendono uno dei cicli più rappresentativi della Controriforma. […]”
(Tratto dall’opuscolo ufficiale dell’Opera di Santa Maria Novella)

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