Daniela Pagani poetessa fiorentina
Poesia tratta dalla raccolta "Cavalli d'Argento" -Per ingrandire il testo cliccare sull'immagine - -------- |
Poesie tratte dalla raccolta postuma "Sensazioni Future" (1989) -Per ingrandire il testo cliccare sull'immagine - |
….Tutto ciò che voglio,
adesso,
è nascere a primavera
e fiorire a PRIMAVERA…
Vorrei essere una gemma
Per essere ciò
Che realmente sono….
Daniela Pagani
Daniela Pagani |
Dall'Introduzione della raccolta di poesie "Cavalli d'Argento":
"Daniela Pagani nacque a Firenze il 24 marzo 1965.
Fino da piccola manifestò una spiccata attitudine al canto, a 5 anni partecipò allo Zecchino d’Oro con la canzoncina “Che bella festa sarà”. A scuola era brava soprattutto in italiano e fino dalle elementari scriveva piccole frasi poetiche che col passare degli anni divennero vere e proprie poesie, che sono state raccolte in due piccoli libri: “Cavalli d’Argento” e “Sensazioni Future”.
Per Daniela scrivere e cantare era tutta la sua giovane vita.
A circa 20 anni a seguito di un consiglio errato da parte di un medico su come intervenire su di un nervo che le dava fastidio (le fu consigliato di bruciarlo), iniziò quel calvario che doveva poi portarla alla morte.
E’ mai possibile che uno specialista dermatologo non si accorga che un nervo può essere un melanoma e che non doveva essere assolutamente bruciato, ma asportato chirurgicamente!
Non voglio giudicare tale medico, tutti possono sbagliare, ma quando l’errore costa una vita umana, resta inconcepibile e inammissibile! Nonostante la sofferenza per le metastasi che prolificavano in tutto il corpo, la sofferenza per la chemioterapia e la cobaltoterapia, Daniela non si perdeva d’animo e riprese gli studi universitari con grande profitto.
Fino a quando Daniela non ci vide più , poi non ci sentì più e infine non riuscì neppure più a parlare e l’unico modo in cui comunicava con noi era attraverso una lavagnetta sulla quale scriveva tutto quello che voleva dirci.
Così ci comunicava le sue atroci sofferenze.
Il 2 giugno 1987 alle ore 13,45, Daniela lasciò la vita a soli 22 anni.
Io padre di Daniela ho voluto ristampare “Cavalli d’Argento” (la prima edizione essendo esaurita).
Perché così Daniela rimanga nei nostri cuori." Paolo Pagani (pagani.paolo42@libero.it)
“Ricordando Daniela”
"Ricordano Daniela;
significa leggerla, capire e meditare su tutto ciò che ci ha lasciato di scritto.
Daniela era e rimarrà sempre grande e meravigliosa, perché in quelle belle e profonde e indelebili parole ha lasciato messaggi pieni d’amore.
Un amore puro e genuino come i suoi Cavalli d’Argento; che corrono liberi per i verdi prati della vita.
Ricordano Daniela;
in questi libri di poesie e raconti reali; troviamo una Daniela anticonformista, ma non per ribellione a se stessa; ma con la società altruista, perché porta l’uomo al degrado dell’ambiente con il consumismo, e la corsa sempre verso il potere soprafacendo il più debole della propri specie. Dimenticando i valori umani e non pensando al futuro della propria terra ed ai propri figli, uomini del domani.
Ricordano Daniela;
significa quindi leggerla, capire e meditare il senso della vita."
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