Il rivestimento mai realizzato della facciata della basilica di San Lorenzo

Testo e Foto di Roberto Di Ferdinando

Recentemente il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, ha avanzato un’idea, che non è sembrata una semplice provocazione, quella di completare la facciata della basilica di San Lorenzo secondo il progetto di Michelangelo del 1515. L’auspicio di Renzi sarebbe quello di completare la facciata entro il 2015, quindi proprio 500 anni dopo  il progetto e per i 150 anni da Firenze Capitale, ma il tutto, secondo il sindaco, dovrebbe essere confermato, preventivamente, da un referendum consultivo. Il completamento postumo però non è una novità per Firenze, infatti le facciate del Duomo e della basilica di Santa Croce furono completate solo successivamente, nell’Ottocento.
L’iniziativa comunale, ad oggi solo una proposta, avrebbe comunque lo scopo anche di rivalutare il quartiere di San Lorenzo ed in particolare il più grande mercato turistico della città.
Nel 1515 il primo Papa della famiglia dei Medici, Leone X, figlio di Lorenzo il Magnifico affidò a Michelangelo, il cui progetto aveva vinto il concorso, la realizzazione della facciata della basilica, una delle più antiche della città, difatti consacrata nel 393 e più volte ampliata nei secoli successivi; lo stesso Michelangelo vi aveva lavorato, in particolare nella Sagrestia Nuova. Di quel progetto esistono ancora oggi dei disegni e due modelli di legno, di cui uno è conservato presso il Museo Casa Buonarroti, in Via Ghibellina a Firenze.
Michelangelo aveva previsto di ricoprire la facciata con il marmo, una struttura marmorea consistenze e spessa, cosiddetta «nartece», con un prospetto rettangolare ispirato a modelli classici e con tanto di balconata, statue e colonne. I lavori partirono ma subito si presentarono numerosi inconvenienti, principalmente dovuti alla materia prima, il marmo. Infatti,  Leone X negli anni precedenti aveva deciso di porre fine alle rivalità territoriali tra Firenze e Lucca, nate proprio per lo sfruttamento delle cave di marmo sulle Apuane, assegnando definitivamente sotto l’autorità fiorentina il Capitanato di Pietrasanta. Da quel momento i Medici stabilirono che i marmi per le opere pubbliche fiorentine sarebbero stati estratti dai monti intorno a Serravezza (monte Altissimo), invece che dalle cave presso Carrara. Michelangelo fece notare come le cave di Carrara, ed il suo vicino porto, fossero comunque da preferire, mentre le cave dell’Altissimo presentavano serie difficoltà di accesso (nacque così Forte dei Marmi, il porto in cui erano imbarcati i marmi di Serravezza). Michelangelo scrisse varie lettere alle autorità fiorentine presentando i vari problemi per la nuova scelta, ma i Medici, forti anche del parere del Vasari che riconosceva ai marmi dell’Altissimo la “stessa bontà e bellezza di quelli di Carrara”, non cedettero (a Pietrasanta, nella centrale Piazza Duomo, una lapide ricorda il contratto per l’acquisto del marmo per rivestire questa basilica). Le operazioni di trasporto via mare e fiume del marmo furono complicatissime, inoltre i costi divennero esorbitanti, nel 1521 si decise così di abbandonare i lavori, e dopo poco tempo Leone X morì.
Da allora altre due volte nella storia si pensò a completare la facciata. Nel 1737 Maria Luisa dei Medici, l' Elettrice Palatina, dei soldi a questo scopo nel testamento che però furono spesi per il campanile. Nel 1895, il signor Mattei da Seravezza, lasciò 1.028.000 lire per rifare la facciata ma in quel caso, invece che riprendere il progetto di Michelangelo, si fece un concorso pubblico a cui parteciparono 75 architetti.
Le immagini riportate qui sotto, le ho scattate nel febbraio del 2007, quando il Comune autorizzò la proiezione del progetto di Michelangelo sulla facciata della basilica di San Lorenzo, e fu anche esposta una colonna in marmo delle Apuane arrivata da Seravezza. La proiezione fu curata da Natali multimedia con il coordinamento scientifico di Gabriele Morolli e Massimo Ruffilli.
RDF
La proiezione del progetto di Michelangelo sulla facciata della Basilica di San Lorenzo
La proiezione del progetto di Michelangelo sulla facciata della Basilica di San Lorenzo
Pietrasanta, la targa che ricorda il contratto stipulato da Michelangelo per acquistare il marmo per rivestire la facciata di san Lorenzo a Firenze, mai rivestita

Commenti

  1. Ho sempre ritenuto che la basilica di San Lorenzo non sia inferiore neanche a quella di Santa Maria del Fiore,per i gioielli artistici che custodisce al suo interno e per le strutture storiche adiacenti...ma mentre la seconda ha un ricco aspetto esterno lo stesso non si può dire per San Lorenzo,la cui grezza facciata non rende certo merito al suo valore.
    Per questo sarei ovviamente il primo a voler vedere realizzato il progetto di Michelangelo,ma la proposta di Renzi è impraticabile,infatti il progetto originale richiede enormi quantità di pregiato marmo e senza considerare la mano d'opera il costo preventivo è altissimo.Sopratutto in questo difficile periodo in cui i soldi scarseggiano,lo stato sembra dimostrare sempre meno interesse per i suoi capolavori il tutto condito da rigidi tagli ad arte e cultura...basti vedere che per il finanziamento della ricerca della Battaglia di Anghiari(considerata la più grande opera di Leonardo che porterebbe ingenti introiti a comune e stato)si è dovuti andare a cercare finanziamenti in America e credo che per questo progetto sarebbe ancora più complicato.Ovviamente la speranza è l'ultima a morire,ma se Renzi avesse a disposizione un pò di soldi,anzichè fantasticare,preferirei che li spendesse per riqualificare l'intero centro storico che ultimamente sta diventando una discarica e rendere più vivibili anche le buie e puzzolenti stradine secondarie oltre a quelle principali...ma magari pensasse di più a fare il sindaco anzichè passare tutto il tempo in tv e a fare comizi sulla rottamazione se ne renderebbe conto anche lui.

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