Chiostri di Santa Maria Novella

Foto tratta da Wikipedia.it

"L'antico convento domenicano […] comprende cinque chiostri: il Chiostro Verde con affreschi quattrocenteschi; il trecentesco Chiostro dei Morti, dove restano frammenti di decorazioni a fresco e lastre tombali, il piccolo Chiostro Dati, il Chiostro Grande, modificato nella seconda meta del Cinquecento su commissione di Eleonora di Toledo e impreziosito da 60 lunette affrescate con Storie di santi domenicani, cui parteciparono tra l'ultimo quarto del Cinquecento e gli inizi del Seicento numerosi artisti tra i quali Santi di Tito, Bernardino Poccetti, Lodovico Cigoli e Alessandro Allori.
A fianco alla basilica si apre inoltre il Chiostro degli Avelli, in origine adibito a cimitero.

Il Chiostro Verde
Il chiostro adiacente al fianco sinistro della chiesa, costruito nel XIV secolo e conosciuto come Chiostro Verde, deve il nome singolare a pigmento di origine minerale largamente utilizzato per la sua decorazione. Tre delle quattro pareti sono infatti dipinte con una particolare tecnica a chiaroscuro, caratterizzata dalla stesura di una base uniforme di "terra verde" sulla quale contorni e volumi delle figure sono delineati con diverse tonalità di verde, bianco e nero; risultano inoltre impiegati pochi altri colori, prevalentemente ocre gialle e rosse.
Il ciclo decorativo realizzato nella prima meta del Quattrocento raffigura in oltre 70 scene episodi tratti
dalla Genesi. La fama del ciclo è legata alla partecipazione di Paolo Uccello nell'esecuzione di almeno due
campate, dove le scene del Diluvio Universale e dell'Ebbrezza di Noè testimoniano il suo peculiare interesse e la sua straordinaria visione della prospettiva.
Nel ciclo si riconosce inoltre la mano di almeno altri quattro pittori vicini a Paolo Uccello o attivi in altre
botteghe, rappresentativi della produzione artistica fiorentina della prima meta del XV secolo."
(Tratto da: la nostra Firenze, percorsi fra chiostri e cenacoli - La Nazione-VisitArt)

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