“Al centro del nuovo quartiere del Barbano, il progetto originario prevedeva un giardino su modello degli squares inglesi, con panchina perimetrale sormontata da cancellata; si decide invece di lastricare l'intera superficie, ritenendo più utile per questa zona un'estesa massicciata (nel 1848 è utilizzata come Campo di Marte; nel 1874, accoglie, per un festival musicale, 7.000 persone). Nasce intitolata a Maria Antonia, moglie di Leopoldo II, poi è dedicata all'Indipendenza in memoria delle insurrezioni che nel 1859 portano alla cacciata di Leopoldo. I monumenti a Bettino Ricasoli (di A. Rivalta) e a Ubaldino Peruzzi (di E. Romanelli) sono collocati nel 1897. La strada centrale di collegamento fra via Ridolfi e via XXVII Aprile, che divide la piazza in due settori, ha da subito suscitato polemiche: chiusa nel 1858. Nel 1954 i due settori vengono arricchiti da sistemazioni a giardino.
Piazza Indipendenza:
realizzazione: 1842-1844
progetto: Flaminio Chiesi”
(Tratto da: “La nostra Firenze. Il verde pubblico, parchi e giardini”, a cura di VisitArt)
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