Il Libro d'Onore di Palazzo Vecchio

“[…] Il 13 maggio 1887, con una solenne cerimonia, si festeggia la facciata della Cattedrale di Santa Maria del Fiore realizzata su progetto dell’architetto De Fabris. E un anno dopo, nel 1888, a Palazzo Vecchio, il sindaco con decreto reale Pietro Torrigiani, in procinto di diventare primo presidente della Società Dantesca Italiana, che nascerà ufficialmente il 31 luglio dello stesso anno con approvazione dello statuto nella Sala di Leone X — e che tra i soci annovera alcuni tra i più bei nomi della cultura e della politica italiana, — introduce una gentile “costumanza” destinata a durare fino ai giorni nostri. Gli ospiti illustri di Palazzo Vecchio, al termine della visita del Palagio o dell’incontro nella Sala di Clemente VII con il primo cittadino, lasciano la propria firma sui fogli in carta pregiata di un elegante album con rilegatura artigianale a sbalzo in cuoio, cui è impresso il giglio di Firenze. Ha così inizio la storia «libro d’onore» del Comune […] .La prima firmataria del libro d’onore è comunque una regina. E che regina. La più importante e famosa del momento. Addirittura, la regina Vittoria, il cui lungo regno passerà alla storia come epoca vittoriana, le tre visite a Firenze, ciascuna della durata di circa un mese, saranno con ironica maestria raccontate da Aldo Palazzeschi in «Stampe dell’ottocento».
Tre soggiorni che coronano il rapporto i sudditi di Sua Maestà Britannica e Firenze. La prima visita avviene nel 1888, come testimonia la sua firma nell’«albo d’onore» apposta il 20 aprile, nella stanza del sindaco Torrigiani. Nei due primi soggiorni Vittoria risiede con la sua variopinta corte al seguito a Villa Palmieri e a Villa Aurora a Fiesole. I fiorentini amano Queen Victoria e Sua Maestà Britannica ricambia ritraendo i dintorni della Città del Giglio nei suoi album di disegni. E ai suoi diari consegna parole piene di entusiasmo. Quando assiste allo Scoppio del Carro dalla Loggia del Bigallo. La terza e ultima nel 1894, Vittoria prende dimora a villa Fabbricotti […] storico edificio che ha già ospitato le sorelle di Napoleone: Elisa Baciocchi, granduchessa di Toscana, e l’avvenente e anticonformista Paolina sorella prediletta di Napoleone, Imperatore dei Francesi, che qui è morta, all’età di 44 anni, il 9 giugno 1825.Nel 1894, mentre per le strade del centro dell’antica Fiorenza si aggira con aria da dandy lo scrittore Oscar Wilde (è di questo periodo l’incompiuta Florentine Tragedy ), che di lì a poco sarà processato nella madre patria vittoriana.
Per gross indecency come all’epoca veniva definita l’omosessualità, la regina Vittoria incontra re Umberto e la regina Margherita accompagnati dal figlio, il figlio ereditario Vittorio Emanuele.
Un incontro regale immortalato dal celebre fotografo Mario Nunes Vais.
Una delle mete preferite nelle sue villeggiature fiorentine dalla regina Vittoria, sempre accompagnata dallo sfarzoso e variopinto corteggio — ad attirare maggiormente la curiosità dei fiorentini, l’accompagnatore indiano Abdul Karim che indossa il turbante e le guardie scozzesi che portano il kilt - è il parco delle Cascine, tanto che in suo onore verrà realizzata, non lontano dall’ingresso originario del parco, una piccola fontana, in piazza Vittorio Veneto. Durante il primo soggiorno, nella primavera del 1888, firmano l’albo d’onore del Comune di Firenze anche due figlie della regina Vittoria: Louise, bella, ribelle e sostenitrice del movimento delle suffragette, e Beatrice, “cocca” di una mamma tanto matriarcale quanto autoritaria, e che porta il nome così caro a Dante Alighieri. […].
(Tratto da: Firenze, Firme d’Onore, di Marcello Mancini e Maurizio Sessa)

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