L'uva
“L’uva è il frutto della vite: è un’infruttescenza, ovvero un raggruppamento di frutti, detto grappolo, composto da un graspo (o “raspo”) e da numerosi acini (bacche) chiamati anche chicchi. L’acino è formato da una parte esterna (buccia o epicarpo), una mediana (polpa o mesocarpo) e una interna (l’endocarpo, che racchiude i semi). E’ un frutto antichissimo: sembra siano stati scoperti residui di uva pressata in alcuni frammenti di vasellame, rinvenuti in un villaggio neolitico in Iran, risalenti a 7.000 anni fa.
Le due specie di vite più importanti per la produzione di uva sono: la Vitis vinifera, originaria dell’Europa e dell’Asia occidentale, dalla quale derivano tutti i vitigni destinati alla produzione di vino e di uva da tavola, e la Vitis labrusca, originaria dell’America del nord, destinata in minor parte alla produzione di uva da tavola. […] Dagli acini si estrae il succo e dai semi l’olio di vinaccioli. […] Anche le foglie di vite sono commestibili: apprezzate soprattutto nella cucina greca e libanese, dove è tradizione cuocerle al vapore e farcirle di carne, riso e spezie.
Quando acquistate l’uva, niente paura se notate un sottile strato di polverina che avvolge la buccia degli acini: è la pruina, una patina che contiene cere e lieviti utili alla pianta, indice di freschezza del frutto. Si forma in modo naturale e scompare quando si iniziano a maneggiare i grappoli.”
(Tratto da: Natura Sì Magazine)
Le due specie di vite più importanti per la produzione di uva sono: la Vitis vinifera, originaria dell’Europa e dell’Asia occidentale, dalla quale derivano tutti i vitigni destinati alla produzione di vino e di uva da tavola, e la Vitis labrusca, originaria dell’America del nord, destinata in minor parte alla produzione di uva da tavola. […] Dagli acini si estrae il succo e dai semi l’olio di vinaccioli. […] Anche le foglie di vite sono commestibili: apprezzate soprattutto nella cucina greca e libanese, dove è tradizione cuocerle al vapore e farcirle di carne, riso e spezie.
Quando acquistate l’uva, niente paura se notate un sottile strato di polverina che avvolge la buccia degli acini: è la pruina, una patina che contiene cere e lieviti utili alla pianta, indice di freschezza del frutto. Si forma in modo naturale e scompare quando si iniziano a maneggiare i grappoli.”
(Tratto da: Natura Sì Magazine)
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