Eventi
L’iniziativa è stata organizzata dal Consolato Onorario della Repubblica Ceca, in collaborazione con Czech Tourism, Fondazione Romualdo Del Bianco, Movimento Life Beyond Tourism - Travel to Dialogue, ARCA - Amici della Repubblica Ceca Associati e l’Educandato del Poggio Imperiale. La rappresentanza ceca era presente con i delegati istituzionali delle comunità con cui il consolato ha maggiormente lavorato in questi venti anni, nell’ottica della conoscenza e del dialogo tra culture, provenienti dalla Polonia, Slovacchia e Ungheria.
I luoghi protagonisti sono stati Praga, Boemia meridionale, Moravia del sud, Regione di Karlovy Vary, Regione di Hradec Králové, Regione di Liberec, Moravia Slesia, Regione di Olomouc, Boemia orientale (Pardubice), Regione di Pilsen, Boemia centrale, Regione di Ústí nad Labem, Vysočina, Moravia orientale (Zlín). Hanno portato i loro saluti Milena Mazzoli, vicepresidente dell’Educandato, Giovanna Dani, console onorario della Repubblica Ceca, gli ambasciatori Hana Hubackova e Hana Sevcikova e Carlotta del Bianco, presidente del Movimento Life Beyond Tourism-Travel. Un gruppo di musicisti proveniente dalla Moravia ha suonato i due inni nazionali, quello della Repubblica Ceca e dell’ Italia, oltre a alcuni brani tradizionali del luogo. Sono stati anche proiettati alcuni brevi video per far conoscere le bellezze del territorio. Sono state poi consegnate a Praga e ai 13 distretti cechi le targhe dei Luoghi Parlanti, ultimo progetto di Life Beyond Tourism, un nuovo modo di esplorare il territorio, a metà strada tra innovazione e passaparola, che si sta già sviluppando su rete nazionale con oltre 20 territori. All’interno della villa, il Movimento LBT-TTD, in collaborazione con Czech Tourism e ARCA – Amici della Repubblica Ceca Associati, ha organizzato la mostra interattiva dedicata alla Repubblica Ceca e ai suoi distretti attraverso l’esposizione di 14 pannelli dotati di tecnologia NFC, collegati alla piattaforma digitale, per conoscere le bellezze tradizionali, la cultura e il territorio di ciascun luogo ceco.
“Al Poggio Imperiale, patrimonio dell’UNESCO - ha dichiarato il console, Giovanna Dani, nel corso del suo saluto - abbiamo ricordato i venti anni del Consolato Onorario della Repubblica Ceca. E’ importante questo paese, una nazione che ha dimostrato grande maturità nel dividere pacificamente il suo territorio in due territori: la Repubblica Ceca e la Slovacchia, sempre molto vicine, sia per i rapporti economici che per la vicinanza tra i due popoli. Un rapporto che è andato sempre più rafforzandosi. L’occasione della ricorrenza dei vent’anni dall’apertura del Consolato Onorario in Toscana, ci consente di presentare, in un momento particolarmente difficile, una realtà di successo, in continua evoluzione”.
Officina della Bontà’ e’ la nuova linea di biscotti unici per gusto, che il biscottificio Roero di Vezza d’Alba, in provincia d Cuneo, ha presentato a ‘Taste 2022’, il salone del gusto e delle eccellenze, organizzato da Pitti Immagine e andato in scena alla Fortezza da Basso di Firenze. Una linea legata al territorio, quello del Roero, una porzione esclusiva del Piemonte, che presenta dei biscotti buoni come la tradizione insegna: biscotti bio, privi di conservanti e aromi artificiali, utilizzando cioccolato e cacao solo prodotti Fairtrade. Molteplici le tipologie di biscotti prodotti nella nuova linea, dai baci di dama alla nocciola e cacao, i croccantini ricoperti di nocciole, i grissini ricoperti, i crumiri diritti al naturale e ricoperti, i biscottin e infine i frollìni di mandorla ricoperti. (Gianni Di Ferdinando)
Numeri da record alla Fortezza da Basso, per l’Anteprima 2022 del Chianti Lovers e del Rosso Morellino.
Oltre 2000 i partecipanti all'Anteprima 2022 – Chianti Lovers & Rosso Morellino, andata in scena alla Fortezza da Basso, nell'edizione che ha segnato il ritorno del pubblico e degli operatori in presenza, dopo l’emergenza pandemica della passata stagione.
Le etichette di Chianti e Morellino in degustazione sono state oltre 400, per un totale di 110 imprese in rappresentanza dei due territori. Le aziende produttrici di Chianti e Morellino hanno proposto in degustazione le nuove annate di Chianti D.O.C.G. 2021, di Superiore 2020 e di Riserva 2019 in uscita nel 2022 e di Morellino di Scansano D.O.C.G. 2021 e di Riserva 2019, anche quest’ultimi in uscita nel 2022.
“E' stata una bellissima giornata – ha affermato in sede di consuntivo, il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi – perché dopo due anni di restrizioni, necessarie per via dell'emergenza Covid, siamo ripartiti nella maniera migliore, con una presenza significativa di pubblico e aziende: noi non ci siamo mai fermati con un lavoro condiviso e questi risultati li raccogliamo in una simile manifestazione”.
"Il ritorno in presenza- ha dal canto suo dichiarato, Bernardo Guicciardini Calamai, presidente del Consorzio Tutela Vino Morellino di Scansano – ha permesso un confronto atteso da molto tempo, che ci ha gratificato, confermando quanto la strada intrapresa sia quella giusta: sempre più il Morellino racconta nel calice il proprio territorio. È stata anche l'occasione per dare appuntamento ai nostri appassionati al Vinitaly e all’ evento dedicato alla denominazione, in programma il prossimo 9 maggio, nella nostra sede di Scansano". E al termine della giornata, faticosa ma fruttifera, sono comparsi i titoli di coda, con l’appuntamento per la prossima edizione della manifestazione, ben fissato in agenda, per il febbraio 2023.
(Gianni Di Ferdinando)
Una mostra per la cittadinanza, che ripercorre la storia del Duomo di Siena dal 1223 al 1944. Una mostra ospitata da una sala del palazzo Arcivescovile e con una appendice nella cripta del Duomo, per lanciare un messaggio che permetta alla Chiesa di trasmettere il suo credo, quello dell’incontro con Dio: ma anche quello di permettere di osservare, gustare, le opere che vi sono custodite. Piazza del Duomo, a Siena, e’ il cuore della città, il fulcro della vita cittadina, il coacervo di incontri, testimonianze e anche preghiere. La mostra, presentata dal cardinale di Siena, Paolo Lojudice e ospitata dall’8 Dicembre 2021 al 7 Gennaio 2022 permette di fruire di una bellezza, che si associa a Dio, creatore dell’umano e che permette al visitatore di comprendere, apprezzare, le bellezze di Siena. “Il Duomo non deve perdere la sua peculiarità - ha affermato il Cardinale - quello di essere un luogo di culto, ma deve anche offrire la possibilità di condividere, attraverso una alleanza, permettendo alla città di continuare a vivere, offrendo il meglio che conserva, perché ha tanto da dare”. Una esposizione che accoglie tutta una serie di opere legate tra di loro, che non potrebbero essere ammirate nella loro unicità. Una collezione di alta qualità, offerta ai visitatori gratuitamente, in un senso di ripartenza nei confronti della città e di chi viene a visitarla. Uno sguardo verso un’altra città, attraverso una lettura per una città del cielo, con le porte sempre aperte. L’immagine del Duomo, essendo la rappresentazione della verità, offre una dimensione nuova alla piazza, grazie a punti di vista originali e che interrogano sulla città del cielo, costruita non solo dalle mani degli architetti ma anche dalla preghiera. Una mostra nata in maniera curiosa, per offrire una immagine diversa del Duomo. Corposo il materiale a disposizione, che è stato accuratamente selezionato e scorporato. La mostra si suddivide in nove sezioni e prende in esame l’esterno della Cattedrale, le processioni, l’interno del Duomo, la Libreria Piccolomini, la Confessione, il Battistero e la Scalinata di San Giovanni non che le piazze e i palazzi intorno al Duomo, i restauri, le guide e i libri. Il messaggio che la mostra vuole trasmettere e’ quello di osservare non solo la sua magnificenza, ma anche la trasmissione dell’ affetto filiale che essa conserva. E le opere presenti uniscono questo aspetto, per un collegamento naturale. La mostra curata da Alessandro Leoncini e Chiara Nencini, promossa dall’Opera della Metropolitana e con la collaborazione di Opera Laboratori, fa parte del Complesso Monumentale del Duomo di Siena insieme alla Cattedrale, alla Libreria Piccolomini, al Museo dell’Opera, al Panorama del Facciatone, al Battistero, alla Cripta e anche straordinariamente alla sala di Palazzo Arcivescovile. In programma da parte di Opa, anche la realizzazione di un biglietto unico, per ammirare le opere della città del Palio e per invitare ancora di più a visitare Siena.
Un progetto nato alla fine del 2020, in piena emergenza Covid e che si è sviluppato rapidamente. Tre artigiani orafi, tutti già impegnati in attività individuali di successo, hanno deciso di unire le loro forze per intraprendere una storia professionale diversa. A Sesto Fiorentino, dove risiedono, nell’ex area della Manifattura Ginori a Doccia, hanno creato un’ associazione ‘ManInArte’, ovvero uno spazio dedicato all’artigianato d’arte e alla cultura. Uno spazio dal duplice obbiettivo: quello di accogliere opere di artisti, come quelle al momento di Salvatore Cipolla e di realizzare una bottega orafa, dove nasceranno le loro opere. Simone Cardinali, orafo, Chiara Caminati, designer del gioiello e Stefano Lepri, incastonatore di pietre preziose, i protagonisti di questa nuova storia imprenditoriale, vogliono poi legare la loro attività, anche alla realizzazione di un altro interessante progetto. La creazione di una scuola di bottega orafa, che partirà non appena saranno conclusi gli aspetti burocratici che la determinano per la sua realizzazione e che dovrebbe essere inaugurata entro il 2023. L’obbiettivo e’ quello di una scuola aperta a tutti, senza limiti di età, di esperienze e requisiti, paragonabile a un master di livello nel settore. Una scuola che collaborerà con l’universita’ e gli istituti di design e con la possibilità di usufruire di docenti qualificati, che sorgerà nella sede dell’associazione e che avrà la durata di un anno. Un progetto che sarà seguito capillarmente da Miriam Cellai, ideatrice e sostenitrice della iniziativa. ‘ManInArte’ si è presentata ad amici, curiosi, appassionati del settore e semplici cittadini, nel corso di un happening, nel quale i tre promotori hanno presentato e condiviso i loro nuovi progetti: pronti per una nuova e stimolante sfida professionale.
Le tele di Fabio Luciani in esposizione a Firenze, nell’Officina del ‘Bronzetto’
Una esposizione di tele in una location inconsueta. Le opere di Fabio Luciani, saranno visibili nella bottega artigianale ‘Il Bronzetto’, nel cuore di Firenze dal 1963, una suggestiva bottega d’Oltrarno (via Senese, 50r), che ha come protagonista lavorazioni in ottone, dal 26 al 28 novembre prossimi. La mostra ‘Il bello prima del bello. Materiali e artigianalita’ nelle tele di Fabio Luciani’, rientra in un progetto artistico che mira a ricostruire su tele dipinte, la poetica rintracciata in vari luoghi del lavoro e zone particolari della Toscana, con materiali e lavorazioni differenti. L’idea della mostra e’ semplice e naturale: i metalli prima di diventare sculture, vasi, oggetti e complementi di design, hanno un loro fascino, i cui connotati saranno sempre trasformati nel sapere fare umano. Una mostra antesignana di altre due rassegne che, nel 2022, saranno dedicate al cristallo, con la sinergia con un’azienda di Colle Val d’Elsa e l’altra con il marmo di Carrara, grazie al legame con il territorio e in programma tra maggio e novembre del prossimo anno. “Mi ha sempre affascinato - ha rivelato Fabio Luciani - poter esporre le mie opere in una bottega, in una officina, per poter annusare, toccare, la lavorazione di metalli e materiali. Qui al Bronzetto mi sento pienamente realizzato e ho coronato un mio sogno. In questo ambito tocchi per mano il fascino di un’azienda, che riguarda non solo quello che si vede, il finito, ma anche quello che succede in fase di realizzazione, vale a dire il costruito”. Nella mostra al Bronzetto, nel bel mezzo della bottega, che nel passato fu prima un ospedale e poi una stazione di posta nel tragitto per Roma e ancora, in un’epoca più recente, una fabbrica di macchine olearie, saranno esposte 30 tele che raccontano il rapporto con le aziende, da Pampaloni a Poggesi, con le quali Fabio Luciani ha lavorato fino a qualche anno fa: dipinti di misura variabile, tutti acrilici si tela, con applicazioni di materiali metallici. La mostra, con la curatela di Nicola Nuti, sarà ad ingresso libero e visitabile venerdì 26 novembre dalle 17 alle 20, sabato 27 dalle 15 alle 20 e domenica 28 dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 20.
La prima edizione del ‘Match Ball Masterchef’ se l’e’ aggiudicata Cristina Casamonti.
“Non chiamatemi morbo”, la mostra sulle storie di resistenza al Parkinson, ospitata dalla Moretti Gallery.
Storie di resistenza al Parkinson, racchiuse nelle 48 opere, che compongono la mostra fotografica parlante con le voci di Lella Costa e Claudio Bisio, ospitata dalla Moretti Gallery, in piazza Ottaviani a Firenze, dal 22 Ottobre al 1 Novembre prossimi. La mostra, inaugurata alla presenza dell’avvocato Paolo Fresco, presidente della fondazione che porta il suo nome e che da anni si impegna per sostenere e migliorare le cure della malattia, ha tre obbiettivi: il principale, far conoscere il Parkinson, una malattia che viene chiamata morbo perché è sconosciuta e ci vuole consapevolezza nel conoscerla. Il secondo, riguarda i malati di Parkinson, che trovano una ragione di vita nei ricordi, nello sport, per rendere più efficaci le cure nei loro confronti. Il terzo e non ultimo è quello di mettere insieme il mondo del Parkinson, tra associazioni, volontari, attivandolo per fare in modo che creda di più nell’opinione pubblica, negli organismi, nei rapporti e nei processi delle cure. La tappa di Firenze, attuata grazie alla fondazione dell’avvocato Paolo Fresco, e’ ospitata da una location ideale, necessaria per una mostra itinerante sul territorio nazionale, che non poteva avere una rappresentazione più idonea ed appropriata. Un sistema di fare rete, necessario, per portare avanti una battaglia, indispensabile per sostenere e risolvere le cure, quantomeno per limitare la malattia.
Scatti “parlanti”, che raccontano storie di vita e di resistenza al Parkinson, come quella di Valentina, che ha trovato la forza e l’entusiasmo per diventare madre, oppure Alessandro, che dopo aver conosciuto la diagnosi ha deciso di adoperarsi per gli altri e diventare clown dottore.
Le 48 fotografie che compongono la mostra sono state realizzate da Giovanni Diffidenti. Ciascuna delle quali, attraverso una app gratuita, realizzata appositamente e un Qr code, offre la possibilità di ascoltare la storia della persona ritratta. Storie di vita vissuta e di convivenza quotidiana con una malattia, che resta ancora oggi poco conosciuta, nonostante si stimi che in Italia siano 230-270mila le persone colpite.
Convention Bureau ha premiato i 32 Ambasciatori di Firenze.
Un premio ambito, che nobilita ogni anno le eccellenze del mondo accademico e professionale fiorentino, che si sono impegnate per favorire l’acquisizione di congressi ed eventi, con ricadute importanti sull’indotto di Firenze. Convention Bureau, con la promozione del Comune di Firenze e il supporto di Firenze Fiera, ha premiato gli ambasciatori di Firenze con il Florence Ambassador Award, nella suggestiva cornice del Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio, riannodando il filo del premio interrotto nella passata stagione per la pandemia. Un premio, giunto alla sua quinta edizione, attribuito a 32 personalità, in sinergia tra mondo accademico e turistico congressuale e che testimonia la ripartenza del comparto congressuale, grazie anche al progetto di riqualificazione della Fortezza da Basso, con Firenze che diventa nuovamente, come sua consuetudine, al centro del settore, privilegiando il turismo di qualità’. I congressi non portano solo ricchezza, ma valore, conoscenza, programmando energie e risorse nelle singole candidature. Un turismo congressuale, che da qui al 2027, permetterà a Firenze di ospitare 11 importanti congressi, facendo registrare un trend positivo nei numeri, in forte ripresa, dopo l’anno nero 2020. Gli ambassador sono stati selezionati dal Comune di Firenze in sinergia con i singoli partners del Convention Bureau. Questi i 32 premiati dell’edizione 2021 : Anna Concia, Francesco Prati, Sergio Serni, Francesco Li Marzi, Andrea Riccardo Genazzani, Federico Chiesi, Mauro Grassi, Grazia Tucci, Marco Bellandi, Alessandro Mugelli, Lorenzo Leoncini, Alessandro Bianchini, Giovanni Ferrara, Giovanni Caridi, Paolo Dabove, Luca Delucchi, Erasmo Carrera, Sara Bagassi, Laura Biancalani, Claudio Cerasa, Kelli Livers, Iacopo Olivotto, Katia Baldini, Carlo Di Mario, Francesco Annunziato, Marco Cassatella, Stefan Knipe, Andrea Arnone, Agnese Pini, Lorenzo Melani, Cinzia Torrini e il maestro Zubin Mehta.
Alla galleria d’arte La Fonderia la mostra “Legami e libertà: l’equilibrio possibile”.
Fondente di Galleria d’arte La Fonderia, in collaborazione con Spezierie Palazzo Vecchio, organizza la mostra “Legami e libertà: l’equilibrio possibile” in programma dall’8 al 16 ottobre prossimi e che sarà inaugurata il 9 Ottobre alle 16. Francesca Di Massimo, creatrice di profumi di Spezierie Palazzo Vecchio e l’artista siriana Rand Nezha, hanno iniziato ad indagare e a Interpretare il tema dei legami: Francesca di Massimo lo ha tradotto nella fragranza, Olimpia, l’artista siriana in due dipinti. La galleria Fondente ha intrapreso un percorso di indagine e di approfondimento del tema, selezionando e coinvolgendo sei artisti contemporanei, che hanno realizzato sei opere d’arte, ognuna delle quali descrive le fasi del processo creativo e le essenze chiave del profumo Olimpia. I sei artisti coinvolti sono Riccardo Caleffi, Lorenzo Cecilioni, Skim, Marco Ferri, Daniele Giannetti e Leopoldo Innocenti.
Presentata la sesta edizione del premio Internazionale
“I Profumi di Boboli”.
Sono stati presentati, nel corso di una apposita conferenza
stampa, il bando e il tema della sesta edizione del premio
Internazionale “I Profumi di Boboli”, organizzato dalla medesima
associazione e dedicato a scoprire nuovi talenti olfattivi, con uno
sguardo alle giovani generazioni e a promuovere la tradizione dell’
artigianalita’. La domanda di presentazione dovrà essere presentata
entro il prossimo 31 dicembre. Parallelamente è stata poi presentata
la quarta edizione del Laboratorio “I Profumi di Boboli”, quest’anno
all’insegna dell’ Iris, fiore simbolo di Firenze. Nell’occasione sono
stati premiati i finalisti e il vincitore della quinta edizione del
premio, assegnato a Marco Mennilli, per la creazione di una fragranza
inedita e originale,, dedicata al profumo di seta. Il profumo
vincitore sarà prodotto, in edizione limitata, da Spezierie Palazzo
Vecchio in 60 flaconi e sarà presentato nel negozio di piazza
Signoria. Marco Mennilli, originario della provincia di Chieti,
coltiva fin da piccolo la passione per i profumi e ha frequentato
numerosi corsi di perfezionamento per la formulazione di fragranze.
La Giotto Fanti ha ospitato il seminario “Biologico. La filiera
dei prodotti ortofrutticoli, biologici e biodinamici dalla produzione
alla consumazione collettiva”.
Invitare le aziende e gli enti pubblici che lavorano con l’azienda Giotto Fanti a condividere la filosofia che sta alla base della filiera del biologico e le problematiche esistenti a partire dalla produzione e dall’aspetto della logistica, che rappresenta un investimento importante per la stessa azienda. Su questo tema la
Giotto Fanti, ha promosso un interessante seminario, introdotto dal direttore, Claudio Maffei e ospitato all’interno dell’azienda, dal titolo “Biologico. La filiera dei prodotti ortofrutticoli, biologici e
biodinamici dalla produzione alla consumazione collettiva”.
Un’occasione importante per approfondire con gli esperti del settore un tema sempre più attuale, con la ripresa di un dibattito globale sulle problematiche del benessere dei consumatori. Esperti, aziende,
leader del settore ortofrutticolo come la Melinda, categorie, si sono riuniti attorno al tavolo dei lavori, offrendo con i loro interventi, una nuova chiave di lettura sul tema, sempre più attuale in questo
particolare momento storico di grande attenzione sui processi di coltivazione, all’insegna della qualità e del biologico. Un settore quello dell’agricoltura biologica, che attende ancora delle risposte
sull’ approvazione della legge, che possa regolamentarlo, da parte di un governo che, dopo l’ok del Senato, aspetta dalla Camera il via libera previsto per novembre. Un mondo che, nonostante la pandemia,
cresce come testimonia il più 18 per cento nella produzione, con una superficie dedicata al biologico del 16 per cento del territorio. Un mondo che chiede risposte al governo, chiare, decise, sollecite, in
considerazione di una domanda che si espande e si solidifica, in una grande fetta di consumatori.
“ La priorità - ha ricordato Claudio Triarico, presidente dell’ Associazione Biodinamica, nel corso del suo intervento- e’ quella di fare cultura in Italia nel biologico. A livello di biologico siamo
un’eccellenza ed è necessario che il consumatore venga guidato e non proceda per sensazioni. Nel settore arrivano grandi gruppi e questo processo va fortemente regolamentato. Nel biodinamico non bisogna
giocarsi la priorità che manteniamo, nei confronti di Spagna, paesi dell’Africa del Nord, che stanno compiendo passi da gigante. I nostri prodotti di gran lunga sono i migliori, ma non ci dobbiamo far
superare. La legge in arrivò, ci permetterebbe di mantenere la priorità”.
“ La Giotto Fanti - ha concluso i lavori il direttore, Claudio Maffei - vuol creare sistema nel mondo del biologico e ci adoperiamo tutti i giorni per realizzarlo”.
Nel cuore dell’ Oltrarno e’ nato l’Orto San Frediano
Un progetto innovativo, intrigante, nel cuore di Firenze, in Oltrarno. Da un vivaio di proprietà dal 1940 della famiglia Torrini, in via Pisana 78, a due passi dalla porta di San Frediano, e’ nato l’Orto San Frediano. La prima garden kitchen della città, uno spazio di nuova concezione, nato da un’idea di Enrica Della Martira e della stessa famiglia Torrini e realizzato grazie a un progetto di riqualificazione, condotto dall’architetto Tommaso Villa. Il giardino Torrini, presentato dagli ideatori nel corso di un opening, e’ un’area verde di 3500 metri quadrati ed è stato completamente riqualificato.
L’ Orto San Frediano apre le porte alla città’, al termine di un percorso di quattro anni, supportato da un investimento importante, per offrire molteplici esperienze di gusto e di bellezza. L’Orto San Frediano, quartier generale della chef, Enrica Della Martira, nasce dal desiderio di quest’ultima di raccontare nuove storie di cucina ed e’ sopratutto una scuola di cucina innovativa, nella quale convergono
le diverse esperienze che la chef ha maturato nella sua attività ed esperienza. Un offerta legata al territorio, con corsi collettivi e lezioni individuali, che abbracceranno molteplici argomenti. Si tratterà di una cucina semplice, rivisitata su alcuni temi, tradizionale, legata al territorio, con una vena un pochino ricercata e con la presenza di numerose spezie e con puntate nel messicano.
All’interno del giardino Torrini, disegnato e allestito dal vivaista Paolo Mati nel 1909, con la presenza di un uliveto secolare che produce ancora ottimo olio, saranno organizzati private dining ed eventi corporate ed istituzionali, con menu custom made: e a completare l’offerta, ci saranno anche, i servizi di catering e delivery. (Gianni Di Ferdinando)
Parfumeide in occasione di Pitti Fragranze, ha presentato due nuovi profumi: Muskfloe e Incensum.
Un cambio di prospettiva, in una sorta di linea continua che accomuna i due ambienti, il mare alla montagna. Alba Chiara De Vitis, naso del marchio Parfumeide, in occasione di Pitti Fragranze, ha presentato due nuovi profumi, Muskflos e Incensum, interamente
dedicati alla montagna, raccogliendo nei nuovi prodotti le varie sfumature che essa racchiude e presenta. Le barriere sono accomunate ai due ambienti, in questo caso alle montagne ed in questa ottica la De Vitis ha lavorato con materie prime nuove, ispirate ai ghiacciai del Cervino. I nuovi profumi, sono stati studiati, testati e realizzati nel suo laboratorio in piazza Savonarola e presentati nel nuovo negozio di via del Sole, in occasione della giornata inaugurale della rassegna dedicata al settore dei profumi, di Pitti Immagine. “
Si tratta - ha affermato la De Vitis - dei primi nostri profumi ispirati al ghiaccio e ai nevai e che rompono una tradizione, in una sorta di continuità, che finora era legata al mare. Il nostro
obbiettivo, è quello di creare profumi in modo innovativo, usando materie prime selezionate e scelte direttamente per ogni essenza.
Formuliamo ogni fragranza in esclusiva per il marchio, in un’alchimia
di scienza e arte” .
Parallelamente al lancio del nuovo profumo, la De Vitis ha anche presentato due fragranze Thin Air, declinate nelle due versioni 11-12, entrambe, per non rompere del tutto la consuetudine e la tradizione,ispirate al mare, il primo amore e che non si dimentica mai.
L’Educandato del Poggio Imperiale, intitola il salone delle Feste a Fulvia Ferragamo.
Un percorso scolastico iniziato nel 1960 con le elementari, passando poi per le medie. Fulvia Ferragamo si formò all’interno dell’educandato del Poggio Imperiale, che la fece crescere come donna e imprenditrice della famosa famiglia fiorentina, leader della manifattura mondiale. Lo storico complesso del Poggio Imperiale, ha intitolato, nel corso di una suggestiva cerimonia alla presenza della figlia Angelica e dei familiari, i fratelli Ferruccio e Leonardo, nonché del presidente del Cda dell’istituto, Giorgio Fiorenza, il Salone delle Feste, posizionato al primo piano del complesso. Un riconoscimento per ricordare una Poggiolina, come vengono chiamate le ex alunne, che ha lasciato un tratto indelebile nella storia dell’educandato, che le fece sbocciare l’amore per l’arte, sua grande passione, oltre che per l’azienda di famiglia, realizzando modelli in seta per foulard e cravatte Ferragamo.
“Fulvia - ha ricordato il fratello Leonardo, visibilmente commosso al culmine della cerimonia - era dotata di una grande creatività, fondata sulla visione del mondo. Mi ricordo che, da adolescente, realizzava dei braccialetti che venivano poi venduti nel nostro negozio di via Tornabuoni. Il suo grande amore era la seta, nella quale trasferiva le passioni della sua vita, gli animali, la natura, l’India. La storia di Fulvia può essere equiparata a quella della seta. L’intitolazione di questa sala, rappresenta il percorso di vita di una donna che da Poggio Imperiale è partita per affermarsi come imprenditrice e ricordarla in questa sede, non fa altro che rafforzare il legame insito in lei, con questa scuola. Fulvia nel suo percorso ha fornito una identità aggiuntiva alla nostra azienda, proprio nel settore della seta”. Il
Salone delle Feste, fu realizzato nel 1779 da Gaspare Maria Poletti, in un periodo nel quale un salone da ballo era ritenuto indispensabile per una reggia. Paoletti doto’ il piano nobile di un grande salone bianco, chiaro e neoclassico, con ampie finestre che guardano sulle colline di Arcetri, decorato a stucco dai fratelli Grato e Giocondo Arbertolli. (Gianni Di Ferdinando)
MAREDAMARE a Firenze, lancia un segnale di ottimismo al settore
del beachwear
Si è chiusa a Firenze, la quattordicesima edizione di
MAREDAMARE, il salone internazionale dedicato al beachwear, che si è
tenuta dal 24 al 26 luglio in Fortezza da Basso. Una fiera che è
stata accompagnata da un clima di grande ottimismo e di fiducia per i
risultati registrati nei tre giorni di svolgimento. Sono stati oltre
150 le collezioni presentate per l’estate 2022, per la metà europee,
con una marcata presenza di marchi spagnoli, ai quali è stato
riservato un apposito settore del padiglione centrale della Fortezza
da Basso. In sede di bilancio, Alessandro Legnaioli, presidente della
fiera, ha evidenziato a 360 gradi i riscontri della tre giorni
dedicata al beachwear.
“Siamo stati il primo salone europeo del beachwear a ripartire dopo la
pandemia – ha sottolineato – e abbiamo registrato una visibile
soddisfazione degli espositori, tra ordini e meeting, a fronte di un
inevitabile calo degli accessi in fiera, dovuto al momento che stiamo
attraversando. Questo dato evidenzia un cambiamento atteso del nostro
comparto, una sorta di evoluzione che coinvolge tutto il settore. E’
necessario anche evidenziare che il beachwear e la lingerie sono stati
tra i settori meno colpiti, il mercato è ottimista e in salute”.
“Abbiamo registrato -ha proseguito - un buon riscontro per gli show
room annessi agli stand, dove i brand hanno potuto mostrare al
dettaglio le collezioni ai clienti, per la formula degli speed meeting
,con incontri diretti tra clienti e marchi e anche per le sfilate, che
si sono svolte nei primi due giorni, con una formula di show
conviviale nel cortile della Fortezza da Basso”. “Da ora in avanti -
ha concluso - ci concentreremo sulla elaborazione di un sistema che ci
consentirà di esportare il nostro format anche all’estero”.
(Gianni Di Ferdinando)
Siena e il Museo Santa Maria della Scala, accolgono le opere
del maestro Lorenzo Marini.
Una mostra fortemente voluta dall’ amministrazione comunale di
Siena, che racchiude le opere del maestro Lorenzo Marini. Una mostra
‘Di Segni e di Sogni’ che valorizza al massimo i segni e il
linguaggio, di un’artista che lavora in tutto il mondo. E Siena città
cosmopolita non poteva che ospitare questa rassegna. Una mostra che
unisce il rapporto tra passato e presente e che e’ stata inaugurata
dal sindaco di Siena, Luigi De Mossi e ospitata dal Museo Santa Maria
della Scala, al quale da prestigio. Una ventina di opere che
raccontano il rapporto con le lettere, in un viaggio che prende le
forme geometriche delle stesse per reinterpretare, per far sì che non
siano solo delle espressioni singole, astratte, ma delle vere e
proprio opere d’arte. Una mostra spaziale, che sembra leggera ma che è
intrisa di forti contenuti . “Il linguaggio sta diventando sempre più
visivo - ha affermato Luigi Marini, il curatore della mostra - e il
mio obbiettivo è quello di dare a ogni lettera, una forma, come se
fosse un micro racconto. Dobbiamo dare una nuova identità alle
lettere. Il senso di questa mostra e’ quello di fornire un dialogo tra
parole e immagini. Ogni installazione e’ una musica. Quando siamo
davanti a un’opera d’arte che ha una musica, una storia, dobbiamo
cercare la sua visione. L’arte e’ il bello, Siena e’ il bello è sono
felice di essere qui con la mia mostra”. “ Si tratta di un’operazione
ha affermato il sindaco di Siena, Luigi De Mossi nel dare il benvenuto
alla mostra “che rapporti la città con un clima di leggerezza, ne
abbiamo tutti bisogno ed e’ per questo motivo che sono molto contento
di aver portato qui a Siena le opere e la mostra del maestro Luigi
Marini. L’aspetto più importante è come le opere di Marini riescano a
dialogare con naturalezza in un contesto storico e di suggestione come
il Museo Santa Maria della Scala e senza quel senso di soggezione, che
si può riscontrare in altri ambiti”. Parallela alla mostra è stata
allestita dallo stesso artista una installazione in Piazza del Campo,
per creare un rapporto naturale e superare quel senso di diffidenza
che si può nutrire, con le cose. Il percorso della mostra e’ a
ritroso, si parte dalle opere più recenti per abbracciare quelle più
lontane. Luigi Marini, artista milanese, architetto, che ha studiato a
Venezia, con un passato nel mondo della pubblicità, lavora anche negli
Stati Uniti, a Los Angeles e New York. (Gianni Di Ferdinando)
Torna a Firenze Duco Italy, l’evento più importante del turismo
d’alta gamma.
Firenze torna per la terza volta ad ospitare ‘Duco Italy’,
l’evento turistico più importate in Italia del turismo d’alta gamma,
con più di 200 hotel, agenzie di Destination management ed esperienze
d’eccellenza nel campo dell’accoglienza, che si presentano a oltre 180
fra i più importanti buyer internazionali del settore, travel advisor
che operano sull’alta gamma. La terza edizione, in programma dal 19 al
22 luglio prossimi, e’ stata presentata nella cornice dell’hotel Sant
Regis di Firenze, che ospiterà i partecipanti, insieme ad altre
strutture prestigiose della città, come il Four Season hotel Firenze,
Villa La Massa, Villa Medici, hotel Savoy, Villa Cora, Villa San
Michele ed Helvetia e Bristol. L’evento, ideato da Carolina Perez che
segna anche la ripartenza da Firenze del mondo del turismo di alta
gamma, offre una piattaforma di incontro ad albergatori e fornitori di
servizi italiani, rappresentanti del più alto livello di esperienze di
viaggio italiane: hotel di catena e indipendenti, di montagna, di
mare, di campagna e di città, con 17 regioni italiane rappresentate da
sole strutture a cinque stelle super selezionate. La terza edizione e’
anche l’occasione privilegiata per l’incontro con ospiti speciali
dell’industria dei viaggi di fascia alta, un gruppo elitario di
consulenti di viaggio e opinion maker principalmente dai mercati di
lingua inglese. Duco Italia torna a Firenze, dopo il successo
dell’edizione del 2019 e la pausa forzata per la Pandemia del 2020,
fornendo un segnale importante per il settore e la ripartenza del
turismo, lanciato dall’ideatrice dell’evento, Carolina Perez, con il
supporto organizzativo di Convention Bureau. Il tema dell’edizione del
2021 e’ Duco Appetito. Un concept che celebra l’eccellenza
gastronomica italiana e la presenta ai buyer con un menu’ delle due
serate di gala che porterà la firma di chef stellati del calibro di
Nicola Laera, Andrea Migliaccio ed Enrico Bartolini. Convention
Bureau, rappresentata dal suo presidente, Federico Barraco e dalla
direttrice Carlotta Ferrari, e’ partner e sostenitore di Duco Italia
fin dalla prima edizione del 2016. (Gianni Di Ferdinando)
Inaugurato a Montalcino il ‘Tempio del Brunello’
Un progetto culturale, territoriale, che unisce numerosi
aspetti. Un progetto di recupero del complesso di Sant’Agostino a
Montalcino, iniziato nel 2012 e portato a compimento con
l’inaugurazione del ‘Tempio del Brunello’, espressione dell’Oro di
Montalcino. Un progetto partito da una famiglia, la Bertatelli,
attraverso la sua Fondazione, che ha unito il pubblico e il provato e
che si è realizzato grazie alla fattiva collaborazione del Comune di
Montalcino, del Consorzio del Brunello, dove è stata posta la sede, l’
Arcidiocesi di Siena e realizzato da Opera Laboratori. Un investimento
importante, di 2 milioni di euro, che racchiude tutto il Comune di
Montalcino, incorporando anche quello vicino di San Giovanni d’Asso.
Un museo che rappresenta il cuore, della conoscenza del territorio,
che racconta le radici, il tessuto. Un progetto dinamico, complesso ma
non impossibile che, dal museo, conduce al Tempio del Brunello, fino a
rappresentare le Eccellenze del territorio. Una nuova cultura
dell’ospitalità, incentrato sul complesso di Sant’ Agostino, che
rappresenta l’identità del luogo e della comunità. Un bene comune, di
tutti, da valorizzare che si aprirà all’accoglienza, in un ideale
abbraccio di ripartenza. Un binomio, quello tra arte e vino,
fondamentale per l’economia di Montalcino e anche per la
rivalorizzazione e il lancio del Tempio del Brunello. Un esperienza
che inizia nell’ex complesso conventuale e monumentale di
Sant’Agostino, dove è presente la chiesa intitolata ai Santi Filippo e
Giacomo, nota proprio come Sant’Agostino. La visita prosegue poi nel
primo chiostro coperto dell’ex convento, per poi spostarsi nel
suggestivo Museo Archeologico sotterraneo. Dal chiostro denominato
Inchiostro, si accede successivamente alle Raccolte Museali Civica e
Diocesana, per poi passare nel chiostro scoperto, quello chiamato un
tempo d’estate, scendendo nel Tempio del Brunello, il cui allestimento
è stato realizzato da Opera Laboratori. Risalendo si ritorna nel
chiostro scoperto, dove sarà possibile visitare l’Enoteca Bistrot
Caffetteria del Tempio del Brunello. Lasciato il complesso di
Sant’Agostino, si potrà andare, concludendo l’itinerario, alla
scoperta del territorio di Montalcino, da Sant’Antimo a San Giovanni
d’Asso, dal castello di Poggio alle Mura a San Michele, dall’Abbadia
Ardenga fino a Montisi, abbracciando tutto il territorio comunale.
(Gianni Di Ferdinando)
Parfumeide raddoppia: inaugurato il secondo negozio in via del
Sole a Firenze
Parfumeide, il marchio di Alchemia Firenze, raddoppia. Dopo
aver aperto tre anni fa la sede in Piazza Savonarola, la start up
innovativa, ha inaugurato nel corso di Pitti Uomo 100 il secondo
negozio, in via del Sole 8 a Firenze. Una location che piaceva,
grande, ispirata alla Francia, dove Alba Chiara De Vitis, salentina di
nascita ma a Firenze da dodici anni, naso del marchio, ha vissuto a
lungo, prima a Nizza e poi a Parigi. La De Vitis e’ la direttrice
creativa di Parfumeide, atelier di design olfattivo della start up,
Alchimia Essenze. Con l’inaugurazione del nuovo negozio la De Vitis,
in un viaggio ispirato al tema del barocco, ha presentato il suo nuovo
marchio, NP e ha lanciato la nuova fragranza maschile, Aequoreus.
Successo di visitatori nei giorni del Pitti, come ha sottolineato la
stessa De Vitis, giovane trentenne laureata in Matematica, con un
dottorato alle spalle di ricerca in Analisi Dati, presso la facoltà di
Nizza. “Il nostro obbiettivo - sottolinea Alba Chiara De Vitis - e’
quello di disegnare profumi in modo innovativo. Creiamo per ogni
cliente, prodotti sempre nuovi, in grado di adattarsi ai cambiamenti.
Usiamo solo materie prime selezionate, scelte per ogni profumo.
Formuliamo ogni fragranza in esclusiva per il marchio”.
(Gianni Di Ferdinando)
Rodo ha presentato al Pitti Uomo 100, la novità della nuova
collezione uomo
Una vista mozzafiato su Firenze, Gianni Dori, amministratore
delegato della Rodo, marchio di calzature e accessori di lusso
interamente Made in Italy, ha presentato, dalla sua villa di
rappresentanza di fronte ad Arcetri, in occasione di Pitti Uomo 100,
la nuova collezione della sua azienda di famiglia, con una perla: la
realizzazione per la prima volta in 65 anni di vita, di una capsule da
uomo, The Sustainable Land. Una speciale collection in midollino, che
affianca la tradizionale linea per donna. Le novità riguardano una
working attache’ in midollino intrecciato a mano con dettagli di pelle
di agnello, una slipper in pelle di agnello con nappine in midollino
realizzati a mano con una suola di gomma antiscivolo stampata a
intreccio. Novità che si affiancano alle tradizionali bag da donna.
L’azienda, fondata nel 56 a Lastra a Signa dal padre Romualdo, dal cui
acronimo deriva il nome del brand, si e’ trasferita, dopo aver aperto
una succursale nelle Marche alla fine degli anni 60, nell’attuale sede
di Mogliano Marche, a fine anni 80. Il successo di Rodo e’ il frutto
della realizzazione a mano di ogni collezione, nel pieno rispetto
della natura e della tradizione artigianale, rendendo ogni design un
pezzo unico. La nuova capsule dedicata all’uomo, festeggia
i 65 anni dell’azienda abbinandoli ai 100 di Pitti e introducendo il
post Covid. Un segnale di ripartenza,, per tutto il comparto di
settore, come conferma anche il fatturato di Rodo nel primo semestre
del 2021; con un segnale che favorisce una repentina ripresa, tornando
ai numeri del pre Covid. Il design elegante e innovativo della
collezione uomo, viene declinato in beige, rosso, nero e azzurro,
tonalità che saranno arricchire nel tempo, per valorizzare gli
intrecci che rappresentano il cuore della collezione.
(Gianni Di Ferdinando)
Linea Più Italia diventa partner di Istituto Marangoni, del
progetto in Fashion Knit design.
Fornire un’ opportunità agli studenti usciti dall’istituto
Marangoni di Firenze, di un rapido inserimento nel mondo del lavoro.
Linea Più, rappresentata dal suo presidente, Alessandro Bastagli, ha
presentato nella cornice di Pitti Filati, l’accordo stipulato con
l’istituto Marangoni Firenze. Linea Più ha aderito con entusiasmo alla
richiesta dell’istituto Marangoni di diventare partner del progetto in
Fashion Knit design. Due forze vitali che si uniscono per permettere
agli studenti post laurea, che si apprestano ad entrare nel mondo del
Fashion, di apprendere i segreti del bel manufatto italiano: la
maglieria come bene di lusso e di innovazione, vero patrimonio
italiano conosciuto nel mondo.
Un percorso di sei mesi, per permettere ai neo laureati, di ottenere
anche questo importante diploma, attraverso degli step, che li
inseriranno più compiutamente nel mondo del lavoro. I partecipanti,
infatti, avranno l’opportunità di lavorare a stretto contatto con i
professionisti del settore, fare networking individuale, nonché di
essere selezionati per esporre nella cornice di Pitti Filati, a
Firenze. Workshop in CAD, creazione di cartamodelli creativa, sviluppo
e comunicazione del design e del portfolio, sosterranno ulteriormente
i partecipanti nell’ ottimizzazione delle loro competenze nella
maglieria fashion, nella produzione e presentazione. Una sinergia che
unisce due eccellenze italiane, come Linea Più, nata nel 1975 a
Capalle e guidata dal 2010 da Alessandro Bastagli e l’Istituto
Marangoni, leader nella formazione dei migliori professionisti nel
mondo della moda e del design, presente a Firenze dal 2015, nell’anno
del compimento degli 80 anni di vita. (Gianni Di Ferdinando)
Arca di Luce, il nuovo percorso del complesso del Duomo di
Arezzo.
Il rapporto tra Arezzo e i suoi monumenti e’ forte,
significativo, fa parte della storicità della città. Dallo scorso 22
maggio, nella piazza del Duomo di Arezzo, e’ possibile visitare un
nuovo spazio sacro con una affascinante modalità’ di lettura. Il
fulcro del percorso spirituale, denominato Arca di Luce, parte
dall’Arca di San Donato, all’interno del Duomo, nel quale sono
custoditi i resti mortali del Santo Patrono di Arezzo e secondo
vescovo della città e si sviluppa attraverso altre significative
tappe. Il percorso prosegue poi con il magnifico ciclo di vetrate di
Guillaume de Marcillat, conservate in Cattedrale. Dell’itinerario
fanno anche parte, in un vero e proprio crescendo, anche la cappella
della Madonna del Conforto, sempre all’interno del Duomo e l’affresco
di Piero della Francesca, con la solenne figura di Maria Maddalena. Il
percorso, presentato nel corso di una apposita conferenza stampa
dall’arcivescovo di Arezzo, Riccardo Fontana, con il supporto di
Serena Nocentini, direttore dell’Ufficio Beni Culturali della diocesi
e della nuova gestione di Opera Laboratori, si sposta di fronte al
Duomo, coinvolgendo anche il Palazzo Vescovile dove, dal 2011,
articolato in cinque sale, ha sede il Mudas, il Museo Diocesano di
Arte Sacra:all’interno della struttura sono conservati una collezione
di dipinti, sculture, manoscritti miniati, parati e oreficerie
provenienti dal territorio della diocesi, mentre al primo piano si
possono ammirare la quadreria, gli affreschi di Teofilo Torri e la
Camera dei Papi. Il visitatore può muoversi all’interno
dell’itinerario grazie alla nuova autoguida che può essere ritirata,
insieme al Pass unico, per l’accesso al Duomo e al Museo Diocesano,
presso il punto di accoglienza situato di fronte alla Cattedrale,
all’ingresso del Mudas, dove è stato allestito anche il nuovo bookshop.
(Gianni Di Ferdinando)
Palazzo Piccolomini a Pienza, ospita la mostra ‘Cinemaddosso i
costumi di Annamode da Cinecittà a Hollywood’.
Dal museo del cinema di Torino, con il rivestimento suggestivo
della Mole Antonelliana, a Palazzo Piccolomini a Pienza. La mostra
‘Cinemaddosso i costumi di Annamode da Cinecittà a Hollywood’, si
trasferisce dal Piemonte alla Toscana, ospitata dal monumento più
significativo di Pienza, dal 19 giugno al 15 novembre prossimo. Una
rassegna volante, prodotta dal Museo Nazionale del Cinema e Annamode,
azienda produttrice con origini toscane e da anni radicata a Formello,
nei pressi di Roma e che mette in scena la magia del cinema raccontata
da chi e da sempre, fa il cinema. Cento costumi per quaranta film, in
un percorso allestito nelle sale di Palazzo Piccolomini e del
Conservatorio San Carlo a Pienza e in quelle del Museo Tepotratos di
Montichiello, attraverso una avvincente storia imprenditoriale al
femminile, lunga 70 anni, dalla Dolce Vita ai giorni nostri. Una
storia legata alle sorelle Anna e Teresa Allegri che, con i loro
costumi e le loro invenzioni, hanno reso celebre in Italia e nel mondo
la Sartoria Annamode. Ogni abito e’ esposto come un’opera d’arte ed e’
raccontato grazie ad un allestimento firmato da Maria Teresa Pizzeti,
con il supporto delle produzioni video realizzate dallo Studio
Convertino e curate da Massimo Mazzanti. Una mostra, presentata
nell’incantevole scenario di Palazzo Piccolomini, da Opera Laboratori
e alla quale hanno presenziato, Manolo Garosi, sindaco di Pienza,
Biagio Lo Monaco, rettore della società di Esecutori di Pie
Disposizioni e la curatrice, Elisabetta Bruscolini. Una mostra per il
pubblico, aperta tutti i giorni dal 19 giugno al 15 novembre, dalle 11
alle 18, con esclusione del martedì, giornata di chiusura settimanale.
(Gianni Di Ferdinando)
Castiglion Fiorentino ospita l’11 giugno, l’ottava edizione del
‘Premio Internazionale Semplicemente Donna’.
Ci siamo. L’11 giugno (ore 18), Castiglion
Fiorentino, nello scenario del teatro Mario Spina, ospiterà l’ottava
edizione del ‘Premio Internazionale Semplicemente Donna’:
manifestazione in programma originariamente per il mese di novembre e
poi slittata a giugno per le problematiche legate al Covid. Il premio,
organizzato da Angelo Morelli e Chiara Fatai, con il supporto del
Comune di Castiglion Fiorentino, guidato dal sindaco Mario Agnelli,
vuole attribuire un riconoscimento a quelle donne e un uomo, che hanno
contrastato la violenza di genere, lanciando un significativo
messaggio e cercando di affrontare il problema a 360 gradi. Un premio
che racconta storie di violenza, storie di ribellione, con
protagoniste donne, che hanno prevaricato i pregiudizi e che hanno
raggiunto posizioni importanti nella loro vita è carriera
professionale. Questo l’elenco delle premiate, nel corso della serata,
condotta da Monica Peruzzi: suor Gabriella Bottani, donna per la pace,
Khady Koita, premio diritti umani, Laura Roveri, donna coraggio,
Melita Cavallo, premio impegno sociale e civile, Margherita Cassano,
premio impegno sociale e civile, Sandra Savaglio, premio per la
ricerca scientifica, Isabel Russinova, premio arte e cultura per il
sociale, Eleonora Lastrucci, premio imprenditoria per il sociale,
Enrico Cassano, personaggio uomo per i diritti umani. Il premio avrà
anche due prologhi, che anticiperanno la serata dell’11 giugno. La
conferenza sul tema della violenza, promossa in collaborazione con
Aidda Toscana e in programma a Firenze, presso l’hotel Mediterraneo,
giovedì 10 alle ore 17; e la conferenza di venerdì 11, alle ore 10,
presso l’Universita’ degli studi di Siena. (Gianni Di Ferdinando)
A Volterra inaugurato il percorso ‘Anima di Volterra’ e la
mostra ‘Nove secoli di arte e di fede nella Cattedrale’.
Una giornata particolare per Volterra e le sue bellezze.
Dopo il rinvio di un anno, dovuto alla Pandemia, la Fondazione della
Cassa di Risparmio di Volterra, ha presentato parallelamente il
percorso ‘Anima di Volterra’ e la mostra ‘Nove secoli di arte e di
fede nella Cattedrale di Volterra’: rassegna che, oltre che celebrare
i 900 anni della struttura, rimarrà aperta dal 28 maggio al 1 novembre
2021. Un percorso che racchiude oltre alla già citata Cattedrale,
anche il Battistero e l’edificio dell’ ex ospedale di Santa Maria
Maddalena, tutti collocati nel cuore del centro, in piazza San
Giovanni, a un passo dal suggestivo Palazzo dei Priori. Una giornata
particolare, significativa, che è stata celebrata dalla Fondazione e
dal suo compagno di viaggio, la Parrocchia della Basilica Cattedrale,
nel corso di una conferenza stampa andata in scena nei locali della
stessa Fondazione, nobilitata dalla presenza del sindaco della città,
Giacomo Santi e dal vescovo metropolitano, Alberto Siliani. Un gruppo
di opere d’arte di fede e che rivalutano la storia medievale di
Volterra, con la sua cattedrale edificata nel 1120. Un gioiello nato
nello stesso periodo del magnifico e vicino Palazzo dei Priori. Per
Volterra parte un nuovo cammino per la valorizzazione delle opere
religiose realizzare in città, nel corso della sua ultra secolare
storia e ubicate nelle due vicine piazze, che dialogano e collaborano
tra di loro, con gli enti che le gestiscono. Il restauro della
cattedrale, che ha riguardato particolarmente la sua struttura, ha
comportato per tre anni la chiusura dell’edificio. Completato il
restauro della parte alta, mentre terminerà entro la fine di giugno,
con la rimozione delle impalcature, quello inferiore. Una cattedrale
che racchiude opere di artisti importanti del cinquecento, tutti di
scuola fiorentina. Fra le opere più antiche si annovera l’imponente
gruppo scultoreo della Deposizione, risalente al 1228 e attribuibile a
una maestranza attiva a Pisa nei primi decenni del Duecento. Una
struttura che racchiude anche i busti, le cappelle di personaggi e
famiglie, che hanno fatto la storia di Volterra, in un legame
strettissimo con la città. Nel Battistero si conserva il vecchio Fonte
battesimale, capolavoro di Andrea Sansovino del 1502, mentre
nell’ospedale, acquisito dalla Fondazione e divenuto Centro Studi
Espositivo, si conservano varie collezioni di arte antica e
contemporanea, devolute nel corso degli anni all’ente, da artisti
italiani e volterrani. Al primo piano del’Ospedale, dove e’ stato
collocato un desk e un nuovo bookshop al servizio dei visitatori, e’
stata realizzata la mostra ‘Nove secoli di arte e di fede nella
Cattedrale di Volterra’. Una mostra che contiene al suo interno la
testa reliquiario in argento di San Vittore, il Calendario di Sant’Ugo
e una serie di arredi sacri. Il percorso ‘Anima di Volterra’ vuole
anche contribuire a realizzare un nuovo modo di fare turismo,
attraverso un viaggio culturale bilanciato, con l’obbiettivo del
servizio alla persona e che lo unisce ad altri luoghi incantevoli
della Toscana, come Cortona. Un progetto che vuol fare volare,
superando le barriere dell’arte, aprendo una nuova finestra su questo
mondo. (Gianni Di Ferdinando)
A Siena in esposizione dagli Uffizi, la Madonna del Solletico
di Masaccio.
Il Complesso monumentale del Duomo di Siena, ospita a partire
dal 22 maggio, la mostra dedicata alla committenza del cardinale
Antonio Casini, vescovo di Siena dal 1408 al 1426, il principe senese
della Chiesa, ‘l’altro papà’, come fu definito da un diplomatico
senese. Fra le opere appartenute al teologo e umanista, la presenza
della Madonna col Bambino, del ‘Solletico’ di Masaccio. Opera concessa
dal direttore delle Gallerie degli Uffizi di Firenze, Eike Schmidt,
alla Fabbriceria di Siena. L’esposizione, promossa dall’Opera della
Metropolitana, e’ ideata e organizzata da Opera Laboratori ed e’ stata
presentata nel corso di una conferenza stampa, alla presenza del
Rettore dell’Opera Metropolitana di Siena, Giulio Pratesi, dell’
Arcivescovo di Siena e Colle Val d’Elsa, Augusto Paolo Lojudice, dello
stesso Eike Schimdt e del sindaco di Siena, Luigi De Mossi. Il vescovo
Casini, nato a Siena nel 1378, figlio di un medico, fu nominato dal
papa Martino, prete cardinale, con il titolo di San Marcello, nel 1426
e morì nel 1439. Al complesso del museo di Siena, il Casini lascio’
un’eredità significativa, comprendente oltre alla Madonna del
Solletico, il rilievo di Jacopo della Querce, nella Galleria delle
Statue del Museo dell’Opera, la copia del suo testamento nell’Archivio
dell’Opera della Metropolitana e la pastorale con il Battesimo della
Sala del Tesoro.
L’opera di Masaccio, la Madonna del Solletico, piccola, quasi
tascabile, lancia segnali profondi, tanto che il cardinale Casini se
la portava sempre dietro. Una fotografia che raffigura una mamma che
fa il solletico al figlio e che racchiude il messaggio
dell’incarnazione. Il dipinto scomparso per alcuni secoli, fu
ritrovato nel 1947 da Adolfo Siviero, riportato in Italia e collocato
dopo Roma nella sala numero sette degli Uffizi. La mostra in
questione, e’ una piccola esposizione, ma dagli alti contenuti
artistici, per il valore delle opere contenute. (Gianni Di Ferdinando)
‘Il Korea Film Fest 2021’’ ai nastri di partenza.
Il Korea Film Fest 2021’ scalda i motori, in vista della diciannovesima
edizione, che è in programma dal 21 al 28 maggio prossimi. La
rassegna, ideata da Riccardo Gelli, ospitata dalla consueta cornice
del teatro della Compagnia di via Cavour a Firenze, e’ caratterizzata
da numerose novità. Si tratta della seconda edizione in emergenza, con
l’apertura della sala in maniera ridotta e una parallela online. Una
manifestazione di cinema coreana, la più importante sul suolo
nazionale, antesignana di altre analoghe manifestazioni che hanno
preso piede in Europa, l’ultima in Francia. Cento le produzioni in
programma, tra lunghi, fiction e cortometraggi, che narrano le storie
di donne e di ritratti della società contemporanea coreana. L’edizione
del 2021 si presenta come un omaggio all’attrice, star del cinema
coreano, Moon So - ri, con la proiezione di una selezione dei 30 film
realizzati nella sua carriera, un’intervista in esclusiva e il premio
alla carriera del festival. Da non trascurare una selezione dei film,
quasi inediti in Italia, del regista Kim Ki - Duk, recentemente
scomparso per il Covid 19 , la proiezione del primo film di Bong Joon
- ho, premio Oscar 2020 con Parasite e la nuova sezione New Korean
Cinema. Da segnalare anche una interessante appendice, poi, dei
migliori film, che hanno portato il cinema coreano a confrontarsi ed
entrare di diritto nello star system mondiale. L’inaugurazione della
rassegna, in programma venerdì 21 maggio alle ore18, e’ affidata al
film diretto da Kim Jong - kwan dal titolo ‘ Jose’e’, una romantica
storia di amore con la protagonista diversamente abile e impossibilità
a viaggiare e un ragazzo universitario che le cambierà la vita. La
chiusura, il 28 maggio, alle ore 19, e’ invece affidata al film ‘The
Day I Died Undosed Case’, un perfetto thriller con al centro la storia
di un caso irrisolto in una piccola comunità, che custodisce un
segreto che sarà sviscerato da una detective intenzionata a fare luce
sui fatti. (Gianni Di Ferdinando)
Il Consorzio Chianti Lovers strizza l’occhio al futuro.
Per la ripartenza numeri importanti: un centinaio di
giornalisti presenti, compreso un gruppo di stranieri e 80 aziende,
hanno partecipato al ‘Chianti Lovers - Anteprima 2021 - Press
Edition’, la rassegna promossa dal Consorzio Vino Chianti e dal
Consorzio Tutela Morellino di Scansano che, in questa occasione, a
causa delle misure anti Covid, è stata riservata solo ai giornalisti
accreditati. Più di 160 le etichette in degustazione: Chianti D.O.C.G.
Annata 2020, Superiore 2019 e Riserva 2018, in uscita nel 2021.
La manifestazione ha segnato la ripartenza a livello di immagine per
l’attività del consorzio, oltre ad essere anche l’occasione per
tracciare un primo bilancio sui dati economici del medesimo che,
nonostante il duro colpo della pandemia, continua a registrare
risultati positivi. Al 30 aprile 2021, le vendite del Vino Chianti
hanno segnato un +11% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Un trend positivo anche rispetto al periodo pre-Covid : da gennaio ad
aprile 2021, infatti, il Consorzio ha fatto registrare un +9%.
“Questi dati sono un’ottima notizia per il nostro Consorzio - commenta
il presidente Giovanni Busi - nonostante la pandemia i consumatori
continuano ad amare questo prodotto, che racconta della Toscana e
dell’Italia. E’ un risultato che ci fa ben sperare anche per il
futuro”. “L’obbiettivo principale - prosegue - adesso è ripartire al
più presto con le fiere internazionali in presenza, perché il contatto
con i nostri clienti è fondamentale per accelerare ancora di più la
crescita”.
“In questa occasione - conclude - le aziende hanno presentato il loro
lavoro durante la pandemia. Un lavoro di tanti imprenditori e
lavoratori, che non si sono mai arresi durante questi lunghi ed
estenuanti mesi”.
Svelata a Siena, al museo del Santa Maria della Scala, la
collezione Piccolomini - Spannocchi.
Un’operazione che ha non solo un significato culturale di
rilievo, ma che arricchisce, con una circolarità maggiore, il museo
del Santa Maria della Scala di Siena. La collezione Piccolomini
-Spannocchi, che si tramanda dalla metà del 1700, e’ stata svelata
nella sua completezza nell’ala appositamente allestita, al quarto
livello, all’interno del polo museale della città del Palio, nel corso
di una conferenza stampa che ha fatto da vernissage all’evento, alla
presenza del sindaco di Siena, Luigi De Mozzi. Un’operazione che
persegue l’obbiettivo di mantenere l’eccellenza artistica di Siena.
Una collezione massiccia, che consta di 165 opere, provenienti da più
parti, Pinacoteche, musei. Una collezione di Siena, ma che parla al
mondo e che presenta artisti importanti, come ad esempio Lorenzo
Lotto, Tiziano, Tintoretto, Paolo Veronese e Annibale Caracci,
raffigurando immagini diversificate, dai paesaggi alle nature morte.
Una offerta particolare, elaborata, considerato il lotto variegato di
artisti, che rende possibile la comprensione di questo eccezionale
patrimonio. Un offerta che si moltiplica, frutto di un allestimento
godibile, realizzato in un momento non facile per il nostro paese e
che abbraccia la nuova ala del museo. Non è solo la storia di una
collezione, ma la storia di un viaggio che è poi confluita a Siena, in
una sorta di legame plurimo con diverse città e nazioni. Il primo
tassello di un
importante percorso di rilancio. Gli eredi della famiglia Spannocchi,
decisero di donare nel 1835 alla città di Siena, la collezione di
oltre 180 dipinti, che abbelliva le pareti del loro palazzo cittadino,
in via della Sapienza, nata dall’unione con quella dei Piccolomini e
che fu raccolta nei saloni delle Belle Arti. Agli inizi del 900 la
collezione fu divisa in due sezioni, una racchiusa nel futuro museo
Civico di Siena, inaugurato poi nel 1936 e l’altra alle Belle Arti.
Segui’ un lungo silenzio, con le opere della collezione, che caddero
quasi nel dimenticatoio. La svolta in positivo per la collezione
avvenne a cavallo degli anni 70, grazie al certosino lavoro di
Gabriele Borghini. Nel 2016, infine, una tesi dell’ Università di
Siena forni’ nuovo slancio, quello definitivo, alla collezione,
giungendo così al termine di questo lungo percorso, perpetratosi per
quasi tre secoli, che ha portato alla catalogazione e all’esposizione
delle 165 opere finali.
Il Movimento Consumatori della Toscana ha presentato il
cortometraggio che racconta le scelte ai tempi del Covid.
Firenze - Per il movimento consumatori e’ importante fare cultura. Una
competenza fondamentale ed in questa orbita si inserisce il video,
prodotto dallo stesso Movimento della Toscana, “ Con Occhi Verso il
Destino”, realizzato da Elia Mansueto, giovane regista aretino,
dedicato al tema del Covid.
Finanziato con i fondi del Ministero dello Sviluppo Economico e della
Regione Toscana, ha l’obbiettivo di sensibilizzare e lasciare per il
futuro una testimonianza, sull’impatto che la pandemia ha avuto su
ognuno di noi. La produzione ha impiegato dodici professionalità nel
cast tecnico oltre a quattro autori e otto comparse. Il gruppo di
lavoro proviene nella sua complessità dalla Florence Movie Academy,
diretta da Simone Cantini. Il cortometraggio, svelato in anteprima nel
corso di una conferenza stampa alla Nana Bianca di Firenze, alla
presenza di Benedetto Tuci, presidente del Movimento Consumatori della
Toscana, e’ pronto per il lancio sui canali web e social e per la
proiezione nelle scuole della Toscana. La storia, interamente girata
tra Firenze e Siena, narra di un ragazzo, Nicola, che partecipa a una
festa nonostante le norme anti Covid. Successivamente scopre di essere
positivo al Covid, ma lo ha già trasmesso al padre, che non
sopravviverà alla malattia. Dopo diciotto anni il figlio di Nicola, in
maniera casuale, riaccende il ricordo del nonno, scomparso durante la
pandemia. In casa squilla nuovamente il telefono, per invitare Nicola
a partecipare a una festa analoga a quella di diciotto anni prima; ma
questa volta, Nicola non accetterà l’invito e rinuncerà a
parteciparvi. Dopodiché esce di casa.
“ Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato a questo progetto - ha
dichiarato Elia Mansueto -, un gruppo che lavora insieme dai tempi
della scuola. Spero a nome di tutto il gruppo, di aver lasciato un
impronta. Non vuole essere un prodotto educativo, ma un prodotto che
ti invita a essere il più lungimirante possibile. Questo è il
messaggio che questo cortometraggio vuole trasmettere”. Elia Mansueto,
aretino di Terranova Bracciolini, ha lavorato quest’anno anche alle
produzioni del Festival di Sanremo.
La Canottieri Comunali Firenze, ospita nel week -end, i
campionati italiani assoluti di canoa maratona.
Un appuntamento che si rinnova a distanza di soli cinque
mesi: la Canottieri Comunali Firenze, guidata dal presidente, Maurizio
Severino, ospita nuovamente nelle mattinate di sabato e domenica
prossimi, i campionati italiani di canoa maratona.
Trecentocinquantotto gli atleti iscritti, posizionati su 360 equipaggi
in rappresentanza di 53 società iscritte, impegnati nella rassegna, in
ossequio alle restrizioni Covid.
Le gare si svolgeranno in un tratto di fiume Arno, posizionato davanti
alla sede del lungarno Francesco Ferrucci a Firenze, su di un percorro
ad anello, che si snoderà da ponte San Niccolò al teatro Tenda, con
anche un tratto di strada con la canoa in spalla, che i singoli atleti
dovranno percorrere. Le distanze varieranno da 7 a 27 km a seconda
della categoria impegnata, sia in campo maschile che femminile e
abbracceranno dai Cadetti B ai Master, dalla Paracanoa agli Equipaggi
misti. Una manifestazione, come ha sottolineato il presidente
Severino, nel corso della presentazione stampa, andata in scena nella
suggestiva terrazza sull’Arno del circolo” che ha costi di
realizzazione non indifferenti e resa possibile grazie al fondamentale
impegno dei nostri volontari. Dopo l’edizione di ottobre, nella quale
subentrammo, dopo la rinuncia di Roma, riproponiamo la nostra
organizzazione a distanza di pochi mesi, mettendo a disposizione la
nostra struttura e il nostro encomiabile impegno”. Questa la squadra
iscritta alla competizione della Canottieri Comunali Firenze, guidata
dall’allenatore Marco Guazzini, che potrà contare sui seguenti atleti:
Matteo Grazzini, senior, Guido Conciarelli, Under 23, Niccolò Biondo,
Andrea Biagini, Luca Cantori, Michele Sandrucci, Niccolò Bassilichi e
Fausto Veggi, ragazzi.
Gianni Di Ferdinando
La scuola militare Giulio Douhet, consegna gli spadini, agli
allievi del corso del primo anno.
La consegna dello spadino agli allievi studenti, traccia un
primo bilancio del primo anno di scuola della scuola militare,
Aeronautica, ‘Giulio Douhet’ di Firenze. La cerimonia, nelle
restrizioni imposte dal Covid, si è svolta come consuetudine nell’aula
magna della scuola alle Cascine, alla presenza del generale, Alfredo
Colagrande, comandante delle scuole dell’Aeronautica. Ventotto
allievi, tra ragazzi e ragazze, hanno ricevuto il primo riconoscimento
di un lungo e significativo percorso. Un gesto simbolico, che sancisce
l’appartenenza alla scuola e che gli allievi porteranno al loro fianco
nei tre anni di corso. Gli spadini rappresentano il legame di chi lo
riceve all’Aeronautica e sono stati benedetti dal cappellano militare,
Don Giulio Garavallo.
Nel corso della cerimonia sono state anche consegnate le borse di
studio agli studenti più meritevoli nel profitto, nell’attitudine
militare e nei meriti sportivi, nel corso dell’anno scolastico
2019-20. La selezione per entrare nella scuola, prevede un test
attitudinale, che permette a un quinto dei partecipanti di ottenere il
pass. Il test, oltre alle visite mediche, comprende anche prove
attitudinali, sportive, culturali, concernenti quest’ultime le materie
degli indirizzi classico e scientifico. I selezionati, dopo un mese di
prova, se non riescono ad ambientarsi, possono abbandonare e lasciare
il posto ai primi degli esclusi. Gli allievi premiati sono stati:
Stefano Dal Canto, media 8,3, Salvatore Festa, media 9,2, Giulia
Grechi media 8,6, Giulia Macallo, media 9,3, Sofia Fatima Pignatelli,
media 8,7, Giacomo Trastelli, media 8,08, Mario Apuzzo, media 8,3,
Isabella Redondi, media 9,08, Gian Marco Rosa, media 8,7, Rosa Chiara
Consoli, media 9,6, Giovanni Calcutta, media 10, Anna Maria Cesaroni,
media 10,10. Per meriti sportivi e’ stata premiata, Elena Bianchi.
Gianni Di Ferdinando
Il giuramento degli allievi della scuola areonautica militare
Giulio Douhet
Alla presenza del capo di stato maggiore dell’aeronautica,
Umberto Rosso, hanno prestato giuramento, nella sede istituzionale
delle Cascine, gli allievi del secondo anno della scuola aeronautica
militare, Giulio Douhet. Una cerimonia più raccolta, a causa
dell’emergenza Covid, ma sempre suggestiva e carica di valori morali e
civili, in un momento delicato come questo, per la storia del nostro
paese. Il comandante della scuola, il colonnello Davide Rosellini, nel
suo saluto, ha sottolineato che “il valore della cerimonia in questa
occasione e’ duplicato e con questo spirito i 44 giovani che
frequentano il secondo anno della scuola, prestano il loro giuramento.
Questo giuramento permetterà ai ragazzi di entrare a far parte
dell’aeronautica militare. Un magnifico viaggio, che non terminerà con
la fine della scuola militare, rappresentando una vitale risorsa, per
il futuro del nostro paese”. Il capo di stato maggiore
dell’aeronautica, Umberto Rosso, ha tenuto a ribadire che “con
l’emergenza in corso, non era scontato poter svolgere questa cerimonia
di giuramento. Per questo motivo, si tratta di un momento di
formazione più sobrio e ristretto rispetto al passato. Viviamo una
sfida più complicata del solito per riuscire a fornire ai ragazzi
formazione ed educazione per il loro percorso di crescita. Mi dispiace
che i vostri genitori non possano essere qui con voi, ma sono sicuro
che saranno orgogliosi del risultato che avete raggiunto. Si tratta di
un passaggio di consegne, dalla casa alla famiglia dell’aeronautica.
Non è una cerimonia solo simbolica, ma ha un significato molto
profondo. Qualcuno di voi rimarrà qui con noi, altri torneranno nella
società civile, ma i valori che avete acquisito qui, ve li porterete
dietro per tutta la vostra vita. Auguro a ciascuno di voi, di
identificare il vostro sogno, per avere la grinta e la consapevolezza
per conseguirlo. Siate audaci ed impegnatevi per conseguirlo.
Mantenete i valori che vi vengono inculcati e che la scuola continua
ad insegnarvi e che vi sosteranno nei momenti di difficoltà. Inseguite
i vostri sogni, onorando il paese e la divisa che indossate”. “Un’
aeronautica - ha poi rivelato il capo di stato maggiore - che non si è
mai fermata nel contributo a debellare il Covid, fornendo la sua opera
quotidiana nel trasporto di macchinari e malati non solo nei paesi
europei ma anche in Africa e in Cina. Abbiano sfruttato in queste
occasioni la potenzialità dei nostri equipaggi, con situazioni
continuative di lavoro di oltre 36 ore, senza la possibilità di fare
scali, con rifornimento in volo. Abbiamo recuperato cittadini malati
anche dagli Stati Uniti. Il soccorso aereo di urgenza è uno dei nostri
peculiari servizi . Abbiamo poi raccolto qualche decina di migliaia di
mascherine di respirazione, donandole su base volontaria, nella zona
di Roma, ottenendo le necessarie certificazioni, come primo ente in
Italia. Raccolta che proseguirà fino a che non terminerà lo stato di
emergenza”. “ Nel giro di un anno - ha concluso - le forze armate sono
invecchiate. Questo solo per la riduzione dell’arruolamento, non
perché esiste una crisi di vocazione e quindi abbiamo bisogno di
questi giovani, che studiano nelle nostre strutture di formazione e
dei quali siamo estremamente orgogliosi”. Gianni Di Ferdinando
Il 24 e 25 Ottobre la Canottieri Comunali Firenze, ospita i
Campionati Italiani di Canoa Maratona.
Firenze - Sabato 24 e Domenica 25 Ottobre, la Canottieri Comunali
Firenze, ospita, per la terza volta negli ultimi cinque anni, il
Campionato Italiano di Canoa Maratona. La rassegna, presentata dalla
dirigenza con a capo, Maurizio Severino, nella sede storica di
Lungarno Ferrucci, vedrà gli atleti gareggiare sia nel singolo sul K1,
che nel doppio, sul K2. Le gare, sono riservate a tutte le categorie
maschili e femminili, dagli Junior ai Master con l’apertura, per la
prima volta in via sperimentale, anche agli atleti della categoria
Cadetti, limitatamente a quelli del secondo anno. Le iscrizioni,
ancora aperte, hanno fatto registrare già un centinaio di
partecipanti, che cresceranno nei prossimi giorni, considerato che,
nel 2018, quando la manifestazione, fu ospitata per l’ultima volta,
sempre dal circolo biancorosso, furono circa 300. Le gare inizieranno
sabato mattina alle 9 per il K1 e domenica alle 9 per il K2. Ogni
categoria percorre la propria gara su lunghezze che crescono
progressivamente e che variano dai 7 Km per i più piccoli ai 27 Km per
i senior. Risultano iscritti atleti che, negli ultimi anni, hanno
gareggiato per la selezione nazionale, sia nei campionati europei e
mondiali della categoria. (GDF)
Ci sono sempre parole’, il festival itinerante dei comuni
dell’Empolese Valdelsa
Certaldo - “Ci sono sempre parole" e’ il titolo del festival
ideato da Andrea Zanetti, direttore artistico insieme a Cinzia
Compalati, che ha coinvolto a rotazione tuttti i comuni dell’Empolese
Valdelsa, in particolare Certaldo e Gambassi Terme, nella prima metà
del mese di settembre e organizzato dall’Unione dei Comuni Circondario
Valdelsa e prodotto dal sistema museale, “Museo Diffuso Empolese
Valdelsa”. Un piccolo festival, con un grande obbiettivo, quello di
rimettere le persone al centro, raccontando le loro storie di vita
quotidiana, per creare una connessione ed empatia. Un festival, che
non ha puntato sui grandi nomi , ma sul quotidiano, raccontando storie
e vissuto. Si e’ articolato in tre sezioni: l’esposizione d’arte
contemporanea “Stoner. Landing pages”, in programma dal 5 settembre al
10 gennaio 2021 nella storica sede del Palazzo Pretorio di Certaldo; i
racconti dei cittadini, andate in scena, l’11, il 12 e il 13 settembre
nei musei del MuDEV di Castelfiorentino, Certaldo, Gambassi Terme,
Montelupo Fiorentino, Fucecchio; parole e musica del cantautore Bobo
Rondelli, uno degli ultimi “maledetti” della canzone e della poesia
italiana, che si è esibito il 13 settembre, presso il Giardino
comunale (la pista) di Gambassi Terme, in un concerto, come tutti gli
altri appuntamenti della rassegna, gratuiti, ma a numero chiuso, causa
normativa Covid. Un ’anticipazione sui temi del Festival, e’ stata
ascoltata nei mesi di giugno e luglio, sui podcast di “Ci sono sempre
parole”, un programma radiofonico del MuDEV in 11 puntate, trasmesso
su Radio Nostalgia e disponibile sul canale YouTube del MuDEV.
Ann.
«La seconda edizione di “Ci sono sempre parole” è stata un’importante
occasione per ripartire con gli eventi espositivi, culturali, di
spettacolo – ha dichiarato, Giacomo Cucini, sindaco di Certaldo, con
delega alla cultura per l’Unione dei Comuni Circondario Empolese
Valdelsa – ma non è solo questo. In questo momento sociale ed
economico particolare, l’idea portante del museo diffuso si rivela
quanto mai importante: fare emergere e valorizzare la cultura e la
socialità delle comunità locali, creare occasioni di aggregazione
culturale portando l’arte contemporanea a confronto con i nostri
luoghi. Un modo per vivere la cultura e il territorio in sicurezza,
dando opportunità sia ai cittadini che ai turisti». (GDF)
Cambio al vertice dell’ Istituto di Scienze Militari
Aeronautiche. Saluta il generale Vincenzo Nuzzo e arriva il generale
Urbano Floreani.Firenze - Dopo due anni termina il periodo di comando all’Istituto di
Scienze Militari Aeronautiche delle Cascine, del Generale di Brigata
Aerea, Vincenzo Nuzzo. Il suo posto viene preso dal Generale di
Brigata Aerea, Urbano Floreani. Il passaggio di consegne e’ avvenuto
in mattinata, nel corso di una contenuta cerimonia, causa il Covid 19,
presso l’ istituto delle Cascine. “ Sono stati due anni intensi - ha
dichiarato il generale, Nuzzo, commosso, nel corso del suo congedo - .
Abbiamo raggiunto importanti traguardi, nel corso di una frenetica
attività. Ora il mio posto viene preso da un generale amico, come
Urbano Floreani, che sono sicuro raggiungera’ risultati ragguardevoli,
in poco tempo”.
“ Lavoreremo insieme, unendoci e spronandoci - ha sottolineato il
generale Floreani, nel suo discorso di insediamento- . Continueremo
nel solco tracciato dal generale Nuzzo, cercando di ottenere risultati
importanti, con condivisione, impegnandoci nel supportare le singole
attività’. Cercheremo di raggiungere gli obbiettivi, prendendo la
decisione giusta, con rispetto, sbagliando, anche perché fa parte del
nostro percorso. Attualizzazione e contestualizzazione saranno i
nostri capisaldi ”. Il Generale, Urbano Floreani, 49 anni, torinese,
sposato con due figli, arriva a Firenze, dopo aver comandato, dal
settembre 2018 al luglio 2020, il 4 Stormo di Grosseto.
Presentata la stagione estiva della Limonaia di Villa Strozzi.
Firenze - Presentata alla Limonaia di Villa Strozzi la stagione estiva
2020. Una estate intensa, una delle pochissime opportunità offerte non
solo da parte del quartiere 4, rappresentato dal suo presidente, Mirco
Dormetoni, ma anche da tutta la città. Una programmazione che si
estende, quindi, a tutti i cittadini di Firenze, che lentamente si
stanno riprendendo dal Covid 19. Una programmazione importante, ricca,
opportunamente rimodulata, che potrà accompagnare chi rimane a Firenze
per tutta l’estate. Vincenzo Iannone, il presidente dell’Associazione
‘ La Limonaia’ che, da tre anni, gestisce lo spazio, ha illustrato il
programma che abbraccia tutti i giorni della settimana. Il lunedì è
dedicato a temi culturali, in due sessioni, una pomeridiana e una
serale. Il martedì e la domenica andrà in scena il teatro. Il
mercoledì il live, con gruppi toscani inediti. Il giovedì spazio allo
yoga. Mentre il venerdì e il sabato sono dedicati ai giovani, che
svilupperanno delle particolari e inedite iniziative. Tre gli spazi
sui quali si sviluppera’ il programma, ridotti del 60 per cento. Il
giardino ospita il punto ristoro e il live. L’anfiteatro gli
spettacoli teatrali e i balletti, mentre quello interno, dentro la
Villa, le mostre e le varie rappresentazioni.
(Gianni Di Ferdinando)
Il Match Ball ha presentato la squadra maschile, che
partecipera’ al campionato di serie A2 di tennis.
Firenze - Ai bordi della piscina del circolo, è stata presentata la
squadra maschile del Match Ball Firenze, che, da domenica, parteciperà
al campionato di serie A2 maschile a squadre di tennis. L’obbiettivo,
come ha dichiarato il Presidente Roberto Casamonti, e’ quello di
“ottenere la promozione in A1”.
Avversarie del circolo di Bagno a Ripoli, l’ Eur Roma, rivale di turno
nel turno di esordio domenica a Candeli (ore 14), il Ct Vicenza in
trasferta il 12 luglio e poi, sempre a Candeli, il 19 luglio, il Ct
Bologna, in quello che potrebbe essere lo scontro diretto per accedere
ai play off promozione, per salire in A1. La formazione del circolo di
Candeli, guidata dai maestri Francesco Caforio e Daniele Giorgini e’
formata dai seguenti giocatori: Andrea Tanini, Saverio
Piragino, Filippo Borella, Pietro Padovani, gli spagnoli,
Sanchez Vilar e Albert Ivorra Alcarez, i francesi,
Jonathan Esseric e Guillerme Ruffen, ex numero 70 del mondo e il croato
naturalizzato italiano, Viktor Galovic, vincitrice della Davis, con la
squadra del suo paese di origine.
(Gianni Di Ferdinando)
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