Quando San Giuseppe fu comprotettore di Firenze

 

Chiesa di San Giuseppe (foto tratta da: https://www.beweb.chiesacattolica.it)

“[…] Cosimo III, non si sa per quale voto fatto ed esaudito il 18 dicembre del 1719 elesse San Giuseppe patrono di Firenze e del granducato. La solenne proclamazione del «comprotettore del felicissimo Stato» avvenne nel 1720 in occasione della ricorrenza del santo, e fu sancita da un documento del Senato dei Quarantotto nella chiesa accanto alla basilica di Santa Croce (prima c’era una cappella della Compagnia di Santa Maria del Giglio e San Giuseppe) […]. Il granduca s’era sentito ispirare a porre famiglia e Stato «sotto il potentissimo patrocinio, tutela e dominio assoluto del glorioso San Giuseppe» e alla speciale cerimonia assistettero pure il figlio Gian Gastone e la principessa Elettrice.
Il senatore Filippo Buonarroti lesse la carta d’elezione, fu cantato il Te Deum, poi seguì uno sparo d’augurio dalla Fortezza da Basso.
Cosimo s’impegnò pure a mandare, ogni 18 di dicembre (anniversario del suo voto), olio e cera al convento dei padri Minimi […].
La storia durò poco. Ci pensò il libertino Gian Gastone a far svanire il sogno del padre […].”
(Alfredo Scanzani, in Storia & storie di Toscana, gennaio-febbraio 2020)

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