Il Cimitero della Misericordia di Via degli Artisti

“[…] Il cimitero della Misericordia detto è anche dei Pinti perché costruito poco fuori da allora esistente porta a Pinti nel 1747 per volere dei Lorena, per raccogliere i defunti dell’ospedale di Santa Maria Nuova. Nei primi decenni dell’Ottocento venne ceduto alla Misericordia, che lo ristrutturò creando un contesto di pregio architettonico in stile classico con due loggiati semicircolare uniti da una cappella, a cui fu poi aggiunta una facciata e due celle laterali. Ripresa l’attività nel 1839, nel tempo il cimitero della Misericordia si è arricchita di monumenti e opere d’arte che lo rendono una straordinaria testimonianza culturale della Firenze ottocentesca. Molti personaggi illustri sono sepolti qua: tra i tanti, il Primo Ministro del Granducato Baldasseroni, l’architetto De Fabris, il medico Barellari. Oltre ai nomi celebri, il cimitero ospita circa 4000 confratelli di ogni ordine e grado, nonché coloro che altrimenti non avrebbero avuto degna sepoltura di cui laMisericordia, secondo i propri principi ispiratori, si è fatta carico fino al 1898, anno di chiusura della struttura. […]”.
(Testo di Fanni Beconcini, in Il Reporter, ottobre 2015)

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