"Abbiamo letto di Torre del Gallo..."

Abbiamo letto di Torre del Gallo: un belvedere sulle colline da dove Galilei, che vi soggiorno’ a lungo, osservava il cielo. Arriviamo che è ormai buio, il custode accende le luci, ci mostra la stanza di Galilei, diversi suoi ritratti, il suo telescopio e così via. [...] Alla fine scopriamo che tutto questo appartiene a un certo Conte Galletti, che abita al piano superiore e che quest’anno affitta il pianterreno. D’improvviso ci balena un’idea: la solennità del luogo, la pace, la vista è il giardino ci hanno ormai incantato. Facciamo scendere il Conte (veramente un bell’uomo, detto per inciso) che, con fare condiscendente, ci propone una cifra alta per l’Italia, ma modesta se paragonata ai prezzi correnti a Vienna... In breve, la mattina seguente ci trasferiamo a pensione completa. [...] Da molti punti si aprono scorci su Firenze. Ecco, proprio ora, mentre sto scrivendo, un mare di luci scintillanti, simili alla vista che si gode da Bellevue. Solo che invece di Vienna c'è Firenze. [...] Tutta questa meraviglia dura ancora per tre giorni, poi il venerdì telegrafiamo di buon mattino annunciando il nostro viaggio di ritorno, durante il quale probabilmente sconteremo tutti i nostri peccati."
(Sigmud Freud) (Tratto da: "Ho visto Firenze - Guida letteraria - a cura dell'APT Firenze)

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