Rifredi...2

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“[…] ai rilevatori del censimento del 31 dicembre 1881, Rifredi appariva come un borgo abbastanza anonimo e poco significativo alla periferia di una grande città. Firenze appena undici anni prima aveva cessato di essere la capitale d’Italia […]. I quartieri periferici avevano conosciuto uno scarsissimo sviluppo, né avevano sul momento grandi prospettive di espansione. Rifredi era allora considerata  dall’ufficio di statistica del Comune di Firenze, come una propaggine estrema della città, tanto poco importante da essere accomunata nella rivelazione del censimento al quartiere di Novoli e a parte delle Cascine, per costituire una frazione urbana che non aveva neppure un nome proprio, ma prendeva significativamente quello del più vicino quartiere periferico: “S. Jacopino esterno”.
[…] Tuttavia è chiaro che si trattava di una zona ancora semiagricola, dato che su 3.687 abitanti presenti nella zona di S. Jacopino esterno, la metà circa risultava abitare in “case sparse”, cioè al di fuori dell’agglomerazione principale e quindi praticamente in campagna. […]”
(Tratto da: C’era una volta (e c’è ancora) una Casa del Popolo, Andrea Mugnai, 2001)

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