I Domenicani in Santa Maria Novella

“Giunti a Firenze nel 1219 al seguito di Frà Giovanni da Salerno, i domenicani si insediarono nel 1221 nell’antica chiesa di Santa Maria Novella, concessa loro dai canonici della cattedrale. Il forte richiamo esercitato sui fedeli, anche grazie alla predicazione di Frà Pietro da Verona (1244), indusse presto i frati a progettare l’edificazione di una chiesa più grande.
La benedizione della prima pietra fu celebrata nel 1279, ma a quell’epoca la costruzione doveva essere stata avviata da tempo; l’edificio venne terminato nel secolo successivo e consacrato nel 1420. Nel corso del Trecento il complesso conventuale fu gradualmente ampliato grazie alla generosità della Repubblica e delle famiglie fiorentine, i cui stemmi costellano le strutture. Si consolidava, frattanto, il ruolo cardine della comunità domenicana, il cui Studium era divenuto dei più prestigiosi del tempo; in seguito, gli appartamenti della foresteria conventuale e l’annessa Cappella dei Papi avrebbero accolto il Concilio di Firenze (1439) e offerto ospitalità alle delegazioni pontificie in visita.
Fiorente per tutta l’età moderna, la comunità religiosa subì la soppressione napoleonica e, nuovamente insediatasi, quella del 1866, a cui fece seguito la cessione di una parte del complesso monumentale al Comune di Firenze.
Ulteriori passaggi hanno determinato l’odierna ripartizione della proprietà tra diversi Enti (Fondo Edifici di Culto, Comune di Firenze e Demanio). Attualmente, grazie a sinergie interistituzionali, il complesso monumentale ritorna ad essere gestito in modo unitario.”
(Tratto dall’opuscolo ufficiale dell’Opera di Santa Maria Novella)

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