Quando Michelangelo "copiò" Leonardo


Testo di Roberto Di Ferdinando

E’ una delle attrazioni della mostra dedicata a papa Leone X in corso in questi giorni alle Cappelle Medicee. E’ la sfera che Michelangelo, su richiesta del papa, ideò quale coronamento della cupola della sagrestia nuova di San Lorenzo. Dopo essere rimasta per cinque secoli alle intemperie, alcuni anni fa la sfera è stata oggetto di  un restauro e di un attento studio che hanno dato dei risultati sorprendenti. Infatti, per secoli si è creduto che fosse una sfera di 72 facce, il Vasari la descrive così: “palla a 72 facce”, invece si tratta di un poliedro costituito da due semisfere sfaccettate da 60 triangoli isosceli,  impostate sugli spigoli di un dodecaedro formando così un solido con 12 piramidi a base pentagonale, chiamato "Duodecedron elevatus solidus". La “sfera” è sovrastata da una croce a scatola che si appoggia su un nodo decorato e da cui partono otto fasce che si chiudono con delle teste di leoni marzocchi, tutte differenti tra loro, che richiamano alla città di Firenze ed al papa, appunto, Leone X.
L’opera, un pezzo assolutamente unico, fu forgiata da Giovanni di Baldassarre, detto il “Piloto”, l’orafo di fiducia di Michelangelo seguendo i disegni di quest’ultimo. Recentemente, Vincenzo Vaccaro, funzionario della Soprintendenza per i Beni Architettonici di Firenze, che per anni ha studiato il coronamento michelangiolesco,  ha fatto notare come l’opera geometrica di Michelangelo risulti molto simile ad alcuni poliedri disegnati da Leonardo da Vinci.
L’opera fu commissionate nel 1520, ma fu conclusa solo molto più tardi, quando a Roma il nuovo papa era Clemente VII. Oggi sulla cupola della sagrestia nuova di San Lorenzo svetta una copia  della “sfera” opera di Andrea Fedeli.
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Il coronamento di Michelangelo - foto tratta da: www.inmeteo.net


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